Nei giorni scorsi ho avuto modo di intervenire con un commento in un post di un bloggher che stimo e che seguo in realtà da poco tempo. IN virtù del tema delicato, non lo nomino qui per discrezione e perché non ne ho chiesto e ottenuto il permesso. La questione verteva su come, secondo il mio personale parere, è stata gestita la parte più “spirituale” nell’affrontare le difficoltà in tempo di pandemenza.

Ebbene, la questione che si trattava in questo post, è nata dalle valutazioni date da questo bloggher alle reazioni e ai comportamenti tutt’ora presenti da parte di alcune persone, in merito alla possibilità di “ammalarsi” a causa del contatto fisico, per via di esserini malevoli che secondo questi, aleggiano tutt’ora nell’aria. Il comportamento è quello di evitare ogni contatto umano, più tutta una serie di altri atteggiamenti che tutti noi, oramai, ben conosciamo. Liberi tutti di fare un po’ come cazzo ci pare, ovviamente, purché il comportamento dei singoli, non leda la collettività… giusto? Ed il punto è proprio questo!!

Molti ritengono questa questione molto delicata e quindi inaffrontabile; io invece ritengo che, nonostante negli ultimi anni pare che qualcuno si sia divertito molto a negare questo diritto, e visto che questo è un luogo dove presumo viga ancora la libera espressione, e visto che, pur appoggiandomi su una piattaforma gestita da terzi, questo luogo virtuale lo gestisco io, mi riservo di esprimere la mia visione delle cose anche in merito a questioni che molti non vogliono proprio sentire nominare, per ovvie ragioni di comodo. A questi consiglio serenamente di passare oltre e non continuare nella lettura del presente post.

Concordo che ne abbiamo avuto tutti abbastanza di questa storia, ma mi preme sottolineare un aspetto che, come molti altri, sono stati archiviati fin troppo in fretta, proprio in virtù della necessità di disintossicarsi di un’overdose di martellamento mediatico che ci ha colpiti a partire dal gennaio 2020 fino a nausearci tutti, e soprattutto da un periodo che definire doloroso e costellato da inutili e gratuiti atti di prevaricazioni e prepotenze, perpetrate in virtù di una vigliaccheria diffusa e ignorando tutti i diritti fondamentali della persona, hanno avuto come risultato tre anni di orrori, vessazioni attuate con metodica e sadica perizia, proprio da chi si sarebbe dovuto occupare di tutelare, oltre che la salute, anche i diritti fondamentali dei singoli cittadini.

Tutto questo è stato possibile solo grazie alla connivenza e alla complicità della maggioranza dei cittadini piegati dalla paura, a tutti i livelli sociali e istituzionali, e questo è il motivo principale per il quale ad oggi, nessuno vuole che se ne parli; tuttavia il silenzio e l’ignavia non cancelleranno quello che è accaduto. Non cancelleranno gli orrori ed i soprusi subiti dai più deboli; non cancelleranno le discriminazioni, non cancelleranno le responsabilità di chi aveva il potere di evitare quello che è successo e invece si è reso complice attivo, e tantomeno di chi si è reso gratuitamente complice più o meno attivo, seppure non richiesto, di atti e comportamenti che definire disumani, fascisti e vigliacchi mi sembra riduttivo.

Detto questo, come accennato poc’anzi, di un argomento in particolare vorrei parlare qui: quando il Manzoni nei Promessi Sposi narra della peste che nel 1630 colpì in modo particolare la città di Milano, narra ovviamente di una vicenda reale che costò più di 12.000 morti solo nell’urbe lombarda, dal 1629 al 1630.

Le cronache dell’epoca testimoniano che fu una vera catastrofe, anche sociale, perché le autorità non furono in grado di affrontare la situazione, (pare che non si impari mai niente in questo Paese, eh?!😒) lasciando che la cosa si evolvesse ignorandola, mentre chi di competenza, si eclissò dimostrando la più totale inettitudine. Ieri come oggi? No, oggi è andata molto, molto peggio, perché chi ha gestito questa storia ha amplificato volutamente e in modo grottesco gli effetti nefasti.

Sicuramente oggi, se le varie pedine messe sulle careghe strategiche per agevolare gli introiti pazzeschi dei produttori di pasticche e di sieri avessero ignorato il problema, i danni sarebbero stati più contenuti di quelli che hanno provocato fingendo di occuparsi della questione per “il bene della popolazione”. L’unico bene perseguito è stato quello di chi commercializza pasticche e porcheria chimica. E fin qui, mi pare che anche noi abbiamo visto come l’incompetenza e l’ausilio dei mezzi di comunicazione usati unicamente per seminare terrore, anziché per dare informazioni veramente utili e pulite, possa essere devastante in una situazione di ipotetica “emergenza”; ma anche su questo fronte, so che ci sono opinioni discordanti ed evito di entrare nel merito della questione… tanto so che non servirebbe a nulla. Ognuno la pensi come vuole!

Tuttavia un punto mi preme evidenziare: a differenza di quel che accadde dal 2020 ad oggi, nel 1630 le cose si svolsero in modo molto diverso per quanto riguarda il supporto della popolazione in termini “spirituali”. Mi spiego meglio: voi mi darete atto che, se è vero che la paura più incalzante per l’essere umano è quella della morte, la mancanza di conforto spirituale in un momento in cui la morte pare minacciare concretamente l’esistenza, (con tanto di onnipresenti e zelanti sbandieratori della bandiera nera che porta l’effige della Signora con La falce in ogni dove) è a dir poco di importanza FONDAMENTALE!!

Ebbene, negli anni appena trascorsi, penso che nessuno mi può dare torto se dico che il supporto da parte di chi avrebbe dovuto occuparsi di questo aspetto nella nostra società (salvo alcuni rari e sporadici casi che si sono dovuti nascondere per operare secondo coscienza) è venuto completamente meno. E non parlo solo della religione cattolica; parlo di tutte le istituzioni di tutte le religioni a tutti i livelli gerarchici, partendo dalle basi succubi e vigliacche, fino ai vertici altrettanto, se non di più, colpevoli!

Nel 1630 furono gli ecclesiastici a sobbarcarsi l’onere di gestire la situazione devastante della peste a Milano, perché le istituzioni dimostrarono di non saper affrontare il problema. In particolare furono i Frati Cappuccini che si presero l’onere di gestire il “Lazzaretto” di Milano, dove vennero convogliati tutti gli appestati o presunti tali. Vi ricorderete la figura del Frà Cristoforo manzoniano, credo. E’ un fatto reale e di cronaca che i Frati Cappuccini si occuparono dei malati in prima persona, si occuparono degli orfani di chi morì (quantomeno di quelli che riuscirono a gestire) e lo fecero con coraggio, senza pensare al contagio, o alla paura di morire e con i mezzi di allora!!

Questo è il compito di chi sceglie di dare conforto spirituale come obiettivo di vita, questo è il compito di chi sceglie di mettersi al servizio del prossimo per vocazione! Voi mi direte: eh, ma oggi non servivano i Preti, o i Frati Cappuccini (non so se lo sapete, ma l’ordine conventuale dei Cappuccini è praticamente ridotto a meno di 4000 frati, quindi il destino dei vari conventi, che portano avanti lo spirito di S. Francesco, ovvero quello di aiuto ai poveri ed agli ammalati in qualsiasi circostanza, è già segnato… forse perché interessano più i conventi e gli immobili che occupano i frati, dei principi francescani… ipotizzo, eh…), perché c’erano i sanitari a provvedere a tutto, no?!

Sbagliato!!!!

I sanitari potevano provvedere, e molti hanno provveduto con coraggio e spirito di abnegazione, alla parte sanitaria di competenza, ma non certo a quella spirituale. E a chi si professa ateo e mi viene a dire che le regole della pandemenza valevano per tutti, anche per i Sacerdoti (di qualsiasi credo o religione fossero) e quindi dovevano essere rispettate da tutti, io rispondo che non c’è nulla di più abominevole e disumano del lasciare morire nella solitudine e nel terrore una persona, credente o meno che sia, senza un conforto affettivo e spirituale.

A prescindere da che religione professasse questa persona e a prescindere se fosse o meno atea. E questo è compito di… anzi, sarebbe stato il compito di chi in teoria si è votato proprio per fare questo nella vita, prendendo i voti, sapendo che avrebbe dovuto farlo anche a costo della propria salute e non importa di quale religione stiamo parlando!

E invece il risultato di questa magnifica gestione pandemonica qual’ è stata?! Milioni di persone, se prendiamo in considerazione tutto il mondo, soprattutto in Cina e Occidente, sono morte sole, terrorizzate, (e non parlo solo di persone morte a causa della malattia tanto sbandierata dai media, ma parlo di persone anziane, e/o già malate gravemente di altre patologie e di ogni età, che non hanno potuto accedere alle cure necessarie e che quasi nessuno prende più in considerazione), isolate, abbandonate dai loro cari, prive di un conforto di qualsiasi tipo e non ultimo quello spirituale, per chi era credente e anche per chi non lo era!!

Come le bestie da allevamento, né più, né meno! Ah, lo so, mille giustificazioni per queste porcherie!! Le hanno tutte, anche adesso; ne ho sentite di tutti i colori e le sbandierano in mille modi e in continuazione, forti degli slogan televisivi e delle opinioni degli scienziatih usati per fare i teatrini terroristici e che hanno ottenuto il risultato di avere migliaia di pappagalli che ripetono frasi senza senso e prive di ogni logica! E in tutto questo bla bla bla il fulcro che prevale è sempre la paura; per questo i ragionamenti che vengono fatti non reggono; la paura obnubila le menti!!

Non importa: perché mi spiace per i promotori delle frasi fatte e dei luoghi comuni imparate a pappagallo dalle televisioni, ma non esiste giustificazione per quello che è accaduto, per il comportamento di chi avrebbe dovuto esserci nel momento della morte e invece se l’è data vigliaccamente a gambe!! Non esiste!! Rimane il fatto che umanamente parlando, questo è un comportamento bestiale!

Fin dalla preistoria l’uomo ha avuto rispetto e pietà dei propri congiunti nel momento della morte; le prime tombe e i primi riti funebri sono testimoniati da resti archeologici antichissimi. Tutto ciò che ci è arrivato dal passato parla della pietà e del rispetto per i defunti, parla di riti considerati da sempre SACRI, perché accompagnare l’essere umano nel viaggio più spaventoso, doloroso e difficile è ciò che ci distingue da sempre dalle altre bestie.

Bene, oggi, che ci riteniamo civilizzati, progressisti, moderni e scientificamente e tecnologicamente tanto evoluti da creare un essere che dovrebbe sostituirci in tutto e per tutto (e infatti visti i livelli, questo è esattamente quello che ci meritiamo), abbiamo saputo dimostrare il peggio di noi stessi in quanto specie, proprio perché in virtù di un individualismo schifosamente spinto e vigliacco, non sappiamo fare altro che ignorare i più deboli, nascondendoci dietro alle nostre pavide manie di omuncoli indegni, che invece di essere presenti per chi soffre, invece di sostenere con la propria presenza chi sta per esalare gli ultimi aliti di vita, si nascondono da ignavi dietro a delle regole imposte con la forza, usandole come alibi per giustificare la più misera e bassa pochezza umana!!

E in tal modo ci rendiamo complici attivi della peggiore bestialità. La paura, gente… la paura che governa tutto è una pessima consigliera. La paura ci può scippare il bene più prezioso: la dignità, il rispetto di noi stessi e del prossimo!!! E se non sappiamo rispettare noi stessi, il tempio che ci ospita, ovvero il nostro corpo e la nostra Persona, ovviamente non sappiamo rispettare nemmeno un defunto. Il pessimo esempio è venuto da quelli che l’esempio dovrebbero darlo sempre! Perdere la dignità e il rispetto è molto peggio di perdere la Vita, perché vale il COME si vive, più del QUANTO si vive! E lo dice una che la Vita la ama e la rispetta immensamente.

E chi si è opposto a tutto questo? Beh, ma ovviamente chi si è opposto è stato trattato come il pazzo/a, l’untore o untrice di turno, il o la reietto/a da rimettere al suo posto, ma anche da perseguire e perseguitare con ogni mezzo, da condannare, per giustificare l’evidente pochezza che alberga in quell’antro che dovrebbe contenere l’anima dei più che a tutto questo invece si sono prestati con più o meo convinzione!!

Ah, ma quanto è antipatico questo discorso? Molto, molto, vero?! Eppure va detto, per rispetto di chi invece, non si è prestato e per questo ha subito in prima persona, anche pesantemente, pagando a caro prezzo!! E mi viene da pensare a quanto siamo piccoli e miseri, se dobbiamo usare la violenza verbale e fisica, o il potere istituzionale per infierire su chi non si conforma, non si allinea a delle palesi bestialità, e per giustificare le nostre pochezze, quando ci troviamo di fronte a chi invece dimostra un briciolo di umanità e coraggio!! Due guerre mondiali non ci hanno insegnato niente!! Niente!! Forse perché di queste guerre non ne sappiamo più veramente nulla.

IN epoca ellenistica, l’affronto peggiore che si potesse fare a un guerriero era quello di non permettere la sua sepoltura con i dovuti onori. Oggi che siamo nell’era della tecnica e del progresso, evitiamo di accompagnare i nostri cari al camposanto, evitiamo di fornire loro i sacramenti o il conforto dell’ultimo momento; e perché? Perché di umano, ci è rimasto poco o niente, ecco perché!! Perché siamo pavidi e vigliacchi!

E questo vale per tutti coloro che a questo si sono prestati e a maggior ragione per quelli che avevano il compito preciso di occuparsi in prima persona dell’aspetto spirituale di chi è passato a miglior vita in questi tre anni. Se qualcuno ha ancora una coscienza, mi auguro che sappia farne un esame degno e che si renda conto delle responsabilità che ha!! E per chi è credente, mi auguro che si sappia leggere le Sacre Scritture, di qualsiasi religione provengano, perché tutte parlano all’unisono su questi fronti, e che capisca veramente cosa dicono in merito a queste questioni!!

Ora mi direte, chi sei tu per puntare il dito?! Io non sono nessuno, infatti; ma sono stanca di fingere che “va tutto bene”; sono stanca di accondiscendere per non ferire l’amor proprio di qualcuno che sa perfettamente che tutto questo puzza di marciume putrefatto; sono stanca di vedere la stupidità dilagante che continua imperterrita anche ora, dopo tutto quello che è successo e che sta continuando ad accadere e che per chi vuol vedere, oramai è sotto gli occhi di tutti!!

Sono stanca di giustificare chi non ha nessuna giustificazione e si rende ancora e senza remore complice del peggio!! E lo sapete perché? Perché se sta storia si dovesse ripetere, (ed i presupposti ci sono tutti) sono proprio questi vigliacchi e ignavi che daranno forza ancora una volta, a chi ci vorrà prostrati e succubi, ancora e sempre come delle bestie da allevamento da trattare con il rimbambimento e le sostanze chimiche che fanno arricchire qualcuno, con l’unico scopo di tenerci buoni mentre ci stanno avvelenando; perché è quello che è successo! Lo comunico a chi ancora non se ne è reso conto, o non se ne vuole rendere conto!! E questi ignavi, sono sempre troppi e mi va di indicarli, visto che sono gli stessi che spesso non si sono mai fatti scrupolo ad indicare e denunciare il prossimo come l’untore di turno da mettere alla gogna! Dante aveva ragione: questi sono i più dannosi in assoluto!

Ma esistono delle Leggi, per le quali esattamente quel che siamo ci viene dato dalla Vitasenza sconti, quindi tutto questo discorso forse è inutile, ovviamente, ma io non sto giudicando, anche se a qualcuno potrebbe sembrare; non spetta a me e ripeto, io non sono nessuno, ma mi va di sottolineare che un avvertimento concreto ci è stato dato in questi tre anni e mi auguro che almeno, pro futuro, ci serva a ragionare con la testa e con il cuore, questa volta, e che la smettiamo di seguire di pancia il Pifferaio malefico, anche se cambierà sicuramente maschera. Prima di dare credito ai terroristi o agli imbonitori prezzolati, occorre vedere se ancora c’è una coscienza dentro di noi che ha qualche cosa da dire…e se c’è (non è scontato), provare a lasciarla parlare anche se è scomoda, perché è più affidabile dei Pifferai, mi sa.

Avatar elena delle selve

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