Le battaglie più dure non si combattono per se stessi; le battaglie più dure hanno un senso se vengono combattute per il bene di tutti; anche per il bene di noi stessi, ma non solo di noi stessi.
Le battaglie più dure, quelle che ti portano a vincere la guerra, si combattono ANCHE per il bene dei nemici, perché un’ Umanità che lotta per il bene, lotta per TUTTA l’Umanità, non solo per un Paese, per una Nazione o per un Continente. Si lotta per il Pianeta, inteso come parte del TUTTO, inteso come CASA, inteso come luogo che ci accoglie, nonostante tutto, anche nonostante noi stessi.
Le battaglie più dure non possono essere vinte se non si mette in campo l’arma più potente; e l’arma più potente non sono le bombe, non sono i fucili, non sono i carri armati, o le strategie militari. Le battaglie più dure si vincono mettendo in campo l’AMORE, quello cristico, quello alto, quello che non si fa distrarre dalle passioni, ma che porta avanti il RISPETTO PER LA VITA, a qualunque nazionalità o fazione appartenga.
Le battaglie più dure vanno combattute contro l’IGNORANZA che in questo mondo regna sovrana; contro l’ingenuità di un popolo che si presta a vessare se stesso, sottoponendosi a dogmi e regole MALATE e che sono state costruite nei secoli per renderlo schiavo e servo!! L’IGNORANZA è il vero nemico da debellare, non il prossimo, quello che ti sta di fronte con un fucile puntato.

Le battaglie più dure tendono a sfiancarci; è vero. Ci colpiscono nel fisico, nella materia, ma non scalfiscono lo SPIRITO, perché se lo SPIRITO è nell’ AMORE, nessuna battaglia, nemmeno quella contro la malattia può toglierti la cosa più preziosa, ovvero il senso dell’eterno, dell’infinito. Se VIVI e LOTTI nell’AMORE e per l’AMORE nessun nemico potrà veramente ucciderti; ti può rendere fisicamente debole, ti può fare soffrire nella carne, ma non può vincerti. IN questa guerra, il corpo può esserti alleato, ma non vince da solo.
Le battaglie più dure sono quelle che si combattono quando sembra che tutti ti voltino le spalle, perché l’ignoranza impedisce loro di vedere, di sentire e di comprendere; oppure perché nessuno di noi sa che cosa si muove nel cuore del prossimo, finché anche noi non proviamo gli stessi patimenti. Queste sono le battaglie più dure, perché l’ILLUSIONE ti fa credere di essere sola, di essere niente, di essere inutile e che ogni tuo passo non serva a nulla; il pericolo più grande in una battaglia è l’ILLUSIONE di combattere per niente, perché se ti guardi attorno spesso vedi l’ignavia, il menefreghismo, la codardia, l’egoismo.
Ma tu lotta lo stesso!!
Perché nessuno è mai veramente solo se lotta nell’AMORE, perché lotta anche per quelli che non sanno vedere e non sanno capire, ma che un giorno capiranno, in questa o in un’altra vita; non importa se gli altri non sanno, non vedono e non capiscono la guerra che stai combattendo per il tuo e per il loro bene. Non importa.
Tu non sei mai sola; nessuno lo è. Ricordatelo questo, perché è importante quando caleranno le tenebre e tenteranno di iniettarti la disperazione insinuandoti il dubbio. AMA e avrai molti guerrieri attorno che lottano con te, visibili e invisibili.

La battaglia più dura, in fin dei conti, è quella che porti avanti dentro te stessa; le tue incertezze, i dubbi… le paure che ti sono state insegnate, le paure che ti sei costruita da sola. La battaglia più dura si combatte al centro del cuore, quando è stanco e ha deciso che non si vuole più aprire, e forse, vorrebbe finalmente riposare, o morire.
La battaglia più dura è nelle giornate cupe che ti nascono dentro, anche quando fuori c’è il sole, e ti tolgono fiato, ti tolgono la voglia di riprendere in mano il tuo scudo per proteggerti e la tua spada per combattere. Questa è la battaglia più dura, ma se vinci questa, hai vinto la guerra. E allora “alzati e cammina” e fai quello che devi fare, ogni giorno, dall’alba fino alla sera, finché non hai finito, finché non puoi dire:
“IO LA MIA PARTE L’ HO FATTA! Con tutta la forza che avevo, con tutta me stessa!! Senza risparmiarmi, senza retrocedere, senza abbassare la testa, senza comportarmi da schiava, da serva, senza tradire la mia dignità di donna viva e integra.
Può darsi che le battaglie più dure ti uccidano, ma se devi morire, lo farai con onore e questo è tutto quello che conta, alla fine; peseranno il tuo cuore sulla bilancia della giustizia e vedranno che sei stata una buona guerriera, perché hai lottato per la giustizia e nell’AMORE. I buoni guerrieri hanno sempre il sorriso dei bambini di adesso e dei bambini che verranno, come ricompensa. Ed è più che sufficiente.
Alla fine, tu lotti per questo: per il sorriso dei bambini, affinché non si spenga mai più. Non è poca cosa.


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