Chi mi conosce da un po’ di tempo sa che in un’altra vita io ho studiato Storie dell’Arte in una facoltà di lettere. Mi sono appassionata e mi sono innamorata della storia dell’Arte in un periodo un po’ complicato della mia esistenza.
Qualcuno comincerà a chiedersi se ho mai vissuto un periodo tranquillo e lineare, dopo tutto quello che ho raccontato in questo blog ed effettivamente, mi viene ora il dubbio che no, non sono mai stata un’anima molto lineare e tranquilla. Che sarà?!! 😥🙄👀
Comunque… stavo dicendo, mentre ero costretta a fare un lavoro d’ufficio alienante che mi stava letteralmente togliendo anni di vita, perché dovevo stare ore e ore ad occuparmi di pratiche legali e di scartoffie burocratiche, decisi che dovevo trovare un’occupazione post lavorativa che mi permettesse di riprendermi un po’ di vita.
Dovevo distrarmi da quell’inferno!!! In quel periodo vivevo in città e già questa per me era una condanna, una specie di galera dove mi sentivo morire piano, piano. Mi mancavano i boschi, l’aria pulita, il silenzio e la luce delle selve!! Mi mancavano terribilmente!!! Ero in piena crisi d’astinenza!! Stavo malissimo.
Trovai la via di fuga nello studio della Bellezza e dell’Arte! Furono 4 anni intensi, perché non mi fermavo mai! Avevo bisogno di distrarmi da un contesto che detestavo e mi stava risucchiando energie e tempo. Diedi gli esami uno dopo l’altro; divoravo libri e spendevo tutto in viaggi che mi portavano nel tempo libero da una città all’altra, ad evadere, a pensare ad altro!! Fu un vero tour de force durante il quale scoprii il Senso della vera Bellezza!!
Scappando da una galera fatta di divise, codici di legge e burocrazia, trovai un filone che mi portò direttamente nelle braccia del Mito e della Forma; quello era l’esempio di che cosa può innescare e inventarsi un’anima pur di non morire sotto il giogo di un meccanismo tritacarne.
Spesi tutto quello che avevo per viaggiare e spesso non arrivavo a pagare affitto e spese perché i viaggi nelle città d’arte erano diventati un’esigenza imprescindibile, irrinunciabile. Erano il mio modo per resistere.
E ne uscii viva. Più o meno… Viaggiavo, studiavo e lavoravo, senza mai fermarmi. E quando ero quasi in dirittura d’arrivo con la laurea, capii che non potevo continuare a quei ritmi ancora a lungo. E allora decisi di fare di tutto per farmi trasferire in altra sede lavorativa… e mi riuscì. Me ne andai dalla città e finii in un contesto fra i boschi di conifere della Valle di Fiemme.
Lì finì il mio viaggio nell’Arte e ripresi il Viaggio fra le Selve che avevo dovuto abbandonare 5 anni prima. Ma l’Arte rimase un mio punto di riferimento negli anni. In particolare la Storia dell’Arte, la Pittura, la Scultura, l’Artigianato artistico, rimasero il mio Amore numero due. Il numero uno sono le Selve, ovviamente.
Mi misi anche a disegnare e a dipingere. Mi misi a fare corsi di pittura, disegno, fumetti… un po’ di tutto, per anni. Per non perdere il contatto con quel mondo che continuavo ad amare. Nel Vecchio Blog di Storieselvatiche, prima di chiudere il vecchio dominio, avevo una galleria dei miei disegni; forse qualcuno se ne ricorderà.
Oggi ho ripreso a studiare la materia, perché nel tempo mi sono resa conto che sono stata vittima di una delle tante truffe che il sistema ci ha preconfezionato per tenerci sotto scacco; la presa di coscienza è cominciata in realtà già all’epoca dell’Università, ma ci ho messo un po’ di anni a maturare consapevolezza.
Oggi posso dire di avere capito come anch’io da studentessa, come molti altri, sono stata raggirata e presa in giro in merito alla storia dell’arte contemporanea. Se siete curiosi di saperne di più, vi lascio qui sotto il link a una serata che ho tenuto in compagnia del Popolo degli Autodeterminati del Noi è martedì 21 ottobre 2025.
Durante la serata ho voluto condividere quello che ho scoperto nel tempo e denunciare come la manipolazione di massa a opera di un sistema corrotto può modificare la percezione della realtà. Per chi volesse seguire il mio ragionamento e la serata registrata in zoom (la presentazione dura un’ora e mezza), auguro buona visione.

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