Di queste fiabe, personalmente amo la grafica che riprende le decorazioni tipiche delle case popolari boeme ed ungheresi, che per me hanno anche un valore affettivo.

La presente storia selvatica, ricalca uno schema che si incontra spesso e che rende limpido il famoso principio “A chi ha sarà dato in abbondanza, ma a chi ha poco sarà tolto anche quello che ha”. Ovviamente, anche qui la Ricchezza è intesa sia in senso spirituale,come caratteristica dello spirito della persona cioè, oltre che in senso materiale, ovvero come ricompensa perché la ragazza ha saputo mettere a frutto i suoi talenti. E mentre lo faceva, stava creando la sua ricchezza! Ogni elemento della fiaba ha un significato spiccatamente simbolico che spesso si ritrova anche nei sacri testi e nei miti.

IN generale, tutto il percorso di questa ragazza è volto a sottolineare la Legge di causa ed effetto; per poter godere dell’ effetto (la ricchezza materiale, spirituale e una vita serena nella sua casa paterna), occorre essere causa (altruismo, mettersi al servizio, spirito di sacrificio, dedizione al lavoro, gentilezza, onestà, cogliere le opportunità per rendersi davvero utile…).

Il numero sette in numerologia è legato alla fatica affrontata con il giusto spirito, al lavoro per ottenere qualche cosa, oltre ad essere un numero profondamente legato al raggiungimento dei risultati nella sfera spirituale. La settima porta non è solo quella che porta alla ricchezza materiale, ma anche quella che eleva la persona a un livello superiore.

La figlia della matrigna non si è saputa mettere in gioco, non ha donato nulla, non ha messo a frutto nessun talento, ha pensato solo a se stessa, ai suoi piedini, alle sue mani bianche e quindi non è stata causa di nulla di buono per il prossimo.
Non produrre nulla equivale a sprecare la propria vita, le opportunità che ci vengono messe davanti; l’opportunità di rendere l’albero di pero migliore e di farlo fruttificare, l’opportunità di sistemare il forno per consentirgli di sfornare prelibatezze per tutti, l’opportunità di curare la vite che produce uva e vino per tutti, l’opportunità di ripulire il vecchio pozzo per permettere a tutti di bere acqua limpida, l’opportunità di prendersi cura di un animale che ci può arricchire con la sua riconoscenza e la sua fedeltà (che son perle vere), l’opportunità di poter essere utile alle fate, che come ricompensa ci renderanno ricchi di monete d’oro e d’argento.

Non mettersi in gioco, non saper cogliere i segnali che ci dona la Vita; questa è la vera mancanza della figlia della matrigna! La diretta conseguenza non è stata solo quella di ritornare a casa a mani vuote, ma anche ferita. Il gallo, come racconto in questo post, è foriero di rinascita e accoglie la prima ragazza facendole gran festa, come se fosse riemersa come una fenice dalle sue ceneri, vincitrice. Ma il gallo è anche l’annunciatore di verità…

(Gesù gli disse: «In verità ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte»). 

…e quando vede arrivare la seconda ragazza coperta di sangue, lui urla il suo canto ai quattro venti. Il sangue è simbolo di linfa di vita e salute e lei lo stava perdendo. La seconda ragazza torna a casa messa peggio di com’era partita (…a chi non ha sarà tolto anche quel poco che ha, ricordate il Vangelo di Matteo?) e alla fine ha dovuto lasciare anche la casa paterna. Le fiabe parlano attraverso i dettagli. Ogni passaggio è importante e illuminante.

Ci sarebbe molto altro da dire su questa bella fiaba, ma ci saranno altre occasioni; le fiabe sono infinite, come le parole che si possono usare per creare le storie selvatiche delle nostre vite!

Se a qualcuno viene voglia di cogliere il senso delle fiabe, o di un certo tipo di testi, invito di tentare di leggerle in questo modo, con mente aperta e cercando di carpirne il senso profondo; questa che si è appena fatta, può essere una lettura ancora superficiale, perché se ne potrebbe dire molto altro, scavando ancora un po’.

E’ molto divertente questo tipo di lavoro, credetemi, perchè apre a una visione del mondo completamente diversa, molto più attinente alla Realtà vera, perché legata alla nostra parte profonda e priva di illusioni debilitanti che qualcuno da decenni ci sta costruendo attorno! 🙂 E’ un po’ come ritornare a casa, a se stessi, alla Terra libera che ci abita; a quella vera e libera dall’illusione malata.

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29 risposte a “Le fiabe ungheresi”

  1. Avatar egle67

    ogni istante è tutta la vita. Conta il viaggio e la somma dei singoli istanti in cui ti sei dato .

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Sì, il senso è mettersi al servizio e rendersi utile; allora il viaggio diventa qualche cosa di meraviglioso! 😉

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  2. Avatar kagould17

    Fascinating indeed. Those who think they can go through life as passengers merely looking out their window are in for a rough ride indeed. You get out of life what you put into it. As to the #7, this number has always played a large part in our lives, mostly in a good way. Thanks for sharing Elena. Allan

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Thanks to you, Allan. The expression you used is really perfect. You get what you give. The journey is made up of many occasions in which one can give, and be useful… a greeting and good afternoon.

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  3. Avatar Nemesys

    Una bella morale questa favola e difatti, è il cercare sempre di fare per gli altri che è il vero valore dell’uomo 🌹

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      …e non solo, la vera Ricchezza, comincia a crearsi quando ci si mette al servizio degli altri. Non c’è solo il dare, c’è anche il giusto compenso che, stranamente, la gente non vede mai, quando si parla di fiabe. Le fiabe sono vere, abbiamo detto; la ragazza che ha saputo essere una fonte di ricchezza per gli altri, ha ottenuto a sua volta una grande ricchezza e una vita prospera. E c’è un motivo se la gente questo aspetto non lo vede mai, ma vede solo l’aspetto moralistico. Ed il motivo è spiegato nel manuale sulla ricchezza. 😉

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  4. Avatar Nemesys

    Nel mio “fare per gli altri” includevo tutto anche quando ci si mette al servizio degli altri 😉

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Certo, ho colto, ma quello che intendo dire è che lei ha dato, ma ha anche ottenuto… NOn c’è solo il servizio al prossimo, c’è anche la giusta ricompensa. Hai notato? Perle, cibo, una casa dove vivere, l’amore del padre, il buon vino… tutti elementi che nessuno nota. 😀 Come se ci si dovesse vergognare di potersi godere la vita, quando si è fatto il proprio dovere. E questo tipo di vergogna, di atteggiamento, assomiglia tanto ai sensi di colpa che le religioni hanno sparso per il mondo a piene mani, no?

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      1. Avatar Nemesys

        Ma certo, non per niente è sempre stato detto che tutto ciò che si fa torna indietro e, se si è fatto del bene non vi è dubbio che tante cose si realizzeranno. Elena sono anni che preciso di Energia positiva e negativa e tutto ciò che ne comporta, sono concetti che ho ben chiari 😊

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        🙂 bene, sei già in una botte di ferro.

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  5. Avatar Leonardo

    Sono affascinato dai significati delle fiabe e delle storie, alcuni davvero incredibili come questa.

    Mi sono sempre fatto una domanda.
    L’autore della fiaba era forse un genio, un profeta, un illuminato?

    Oppure l’interpretazione della fiaba è sopraggiunta solo dopo?
    Quella fiaba dunque, creata in modo casuale (senza intenzione da parte dell’autore), è stata tramandata nei secoli ed ha resistito alla selezione naturale: molte fiabe sono andate perdute, ma lei no.

    Perché ha resistito?
    Perché aveva qualcosa di speciale, parlava a parti inconsce di noi: aveva la capacità di motivare, consolare, indicare una Via.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Ti rimando a questo post https://storieselvatiche.com/2023/05/26/il-caso-non-esiste/ perché mai come in questo caso, mai come nei testi delle fiabe, ogni elemento ha un motivo d’essere. Ogni azione ha una motivo d’essere. Ogni personaggio ha un motivo d’essere. Il tutto non serve leggerlo razionalmente, perché arriva alla tua mente profonda, serenamente. Ti arriva a livello inconscio, ma non sai razionalizzarlo, perché in generale abbiamo perso questa capacità. Infatti, interpretare simboli e allegorie, oggi, è complicato, anche se non impossibile, perché pochissimi sono abituati ai simboli e alle allegorie. La maggior parte della gente non sa nemmeno che cosa sono. Eppure sono ovunque, ne siamo circondati. Queste cose sono coosciute benissimo da chi fa pubblicità ad un certo livello, perché si occupa di far passare un messaggio, con tutti i mezzi disponibili. Nelle fiabe come questa c’è di tutto. Sia in termini alchemici che emozionali, culturali, spirituali. I testi di un certo tipo non perderanno mai la loro funzione, a meno che nessuno li legga… che è poi quello che sta succedendo adesso. Si snobba il materiale umano che ci può liberare veramente dal gioco della manipolazione. Lo si fa ignorando la cura, le medicine per l’anima. Più o meno volutamente.

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      1. Avatar Leonardo

        Se non interpreto male il tuo pensiero, in sostanza l’autore ha “usato” (o meglio “seguito”) la sua parte intuitiva, catturando un messaggio proveniente dal suo inconscio.

        Un inconscio che non è quello individuale, ma quello che Jung chiamerà collettivo: una impronta comune a tutti noi uomini, delle forze energetiche che ci portiamo dentro da sempre e che ci accomunano, ma con le quali abbiamo perduto il contatto.

        La voce della Mente (logica e razionalità) hanno purtroppo contribuito a farci udire sempre di meno quella voce.
        Solo i mistici e gli artisti riescono a sintonizzarsi su quelle frequenze.
        E noi “normali” li chiamiamo “matti”, perché come scrisse Nietzsche “quelli che ballavano erano visti come pazzi da quelli che non sentivano la musica”

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        Le fiabe non sono state scritte da un autore; sono racconti tramandati oralmente che ad un certo punto sono state messe per iscritto, al fine di preservarle e agevolarne la divulgazione. Italo Calvino negli anni 70 fece questa operazione per l’Italia, raccogliendo tutte le fiabe regione per regione. Afanas’ev lo fece per la cultura russa, i Grimm per i paesi europei, così come Andersen… e via dicendo. NOn sono loro gli autori. Non c’è un solo autore per le fiabe; sono delle trascrizioni e infatti, della stessa fiaba vi sono versioni diverse, proveniente da paesi diversi, trascritte da persone diverse. Il punto focale sta nel messaggio, nel fulcro che si ripete, sempre. Anche in Tolkien, che invece è un autore (geniale) e ha inventato tutto di suo, trovi gli stessi spunti che accomunano i racconti di un certo tipo. Ma lui non era certo una persona qualunque… Per il resto, direi che sì, si tratta di inconscio collettivo che emerge dai racconti orali dall’alba dei tempi, di accomunanza di vibrazioni date dai simboli utilizzati per narrare. NOn è gran cosa denigrare la mente razionale; ma certo è che va forse posta attenzione alla tendenza contemporanea di spazzare via tutto ciò che non è materiale a discapito della nostra parte più spirituale ed elevata, impedendoci così di svilupparla. Le fiabe vivificano questa componente presente in ognuno di noi ed è per questo che sono importanti, oggi fondamentali, per certi versi. La gente oggi non si rende conto, perché di queste cose, la maggior parte delle persone, non ne sa nulla. Si affida alle solite frasi fatte, molto new age, legate elle solite leggi di attrazione, ma si fermano lì… non vanno oltre, il più delle volte. Rimangono su visioni superficiali e legate spesso a un’interpretazione fuorviante… ma va bene così; ognuno ha un proprio livello di lettura e ognuno può arrivare a capire quello che è pronto a capire. Non c’è necessità di forzatura, in questo, ma è interessante come a fronte di diversi tentativi, la risposta è sempre la medesima; significa che oltre, non si va. E allora ci si ferma. Punto. Chi ha orecchi intenda, disse Gesù nel Vangelo di Matteo… e gli altri, beh… non hanno orecchi per intendere. Punto.

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      3. Avatar Leonardo

        Mi chiedo se sia sempre un bene mettere per iscritto le fiabe.
        Nel momento in cui lo si fa, le si rende fisse, ma anche morte.
        Nella trasmissione orale infatti, venivano probabilmente modificate e, immagino, anche leggermente ri-adattate.
        Erano storie vive.

        Sono spesso critico nei confronti della Mente razionale per il fatto che è molto forte (perlomeno in me) e ha la tendenza a volersi sedere sul trono del comando, senza lasciare spazio ad altro.
        Ma mi rendo conto che è una componente fondamentale ed unica, che ci caratterizza come esseri umani.

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      4. Avatar Elena Delle Selve

        Vedi, il lavoro di trascrizione si è reso necessario per ovvie ragioni; se ci pensi, davvero nessuno oggi legge e racconta più nulla in maniera diretta. Nel senso che si fa di tutto, si fa intrattenimento, si fanno podcast, televisione, video, cinema (che forse è la cosa che si avvicina di più alla narrazione diretta… ma anche qui, molto viene inquinato) ma con lo scopo di intrattenere, con uno scopo commerciale, innanzitutto. Manca la relazione diretta, fisica e in presenza fra chi narra e chi ascolta; un tipo di narrazione come questa sta per andare irrimediabilmente persa, sicuramente. Il recupero e trascrizione è stato un lavoro immenso ed importantissimo; per i fortunati che sapranno cogliere le enormi potenzialità di questi testi, le fiabe ritornerano a parlare e lo potranno fare solo perché qualcuno a suo tempo le ha trascritte. NOn molti di noi possono raccontare fiabe ascoltate a nostrea volta direttamente da un narratore che non le ha lette, tramandate tramite una narrazione solo orale. Io avevo mia nonna che aveva questo ruolo; ci raccontava sempre le stesse, sempre con le stesse parole, lo stesso tono di voce, gli stessi passaggi e le conosceva a memoria. Io capivo che l’uso delle parole era molto iportante, perché lei usava sempre e solo certe parole, non altre. NOn sbagliava mai e noi non ci stancavamo mai di ascoltare. Quando in una narrazione ripetuta migliaia di volte non subentra mai la noia, significa che quella narrazione continua a parlare al nostro profondo, facendolo crescere. NOn a caso i bambini vogliono sentire sempre la stessa storia, prima di addormentarsi; significa che quella storia tocca un’esigenza invisibile e profonda che ha quel bambino… lo aiuta ad affrontare ciò che più teme. La mente razionale è utile e potente quanto la mente subconscia, ma va saputa usare al meglio. Noi siamo succubi della mente, non ne siamo padroni, come dovrebbe essere. I racconti insegnanoa fare anche questo; a controllare il pensiero e attraverso il pensiero a controllare le emozioni (la parte profonda, emozionale). La mente razionale è uno strumento potentissimo, ma nessuno ci insegna ad usarlo… tranne i miti, le fiabe e i racconti ssacri. Che nessuno legge più… non a caso, basta una narrazione diffusa con toni un po’ più allarmistici per creare il panico mondiale… questo è il segno che la maggior parte della gente non conosce il funzionamento dell’organo più importante, ovvero il proprio cervello, la propria mente. La mente razionale va curata, educata, indirizzata, resa duttile alla nostra reale volontà. A questo servono le fiabe; ad essere Umani nel senso più equilibrato del termine. Per chi sa capire e non si ferma alle puttanate di superficie… perdona il francesismo, ma ogni tanto va detto quel che succede con i termini esatti.

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      5. Avatar Leonardo

        C’è un saggio di Bruno Bettelheim che sicuramente avrai già letto che si chiama “Il mondo incantato” e parla proprio di questo aspetto.
        Azzarda nel trovare dei significati simbolici nelle fiabe famose e fa capire proprio quello che dici bene anche tu: l’importanza incredibile che hanno le fiabe per i bambini (e non solo per loro).

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  6. Avatar Elena Delle Selve

    Chi ha fatto questo lavoro di trascrizione, non ha usato solo il suo intuito, ma sapeva perfettamente ciò che faceva. Altrimenti, la resa delle simbologie non avrebbe potuto essere messa in risalto; chi si è dedicato a questo tipo di lavoro, non era gente qualunque. Nulla accade per caso. 😉 Dall’alba dei tempi, la storia, il racconto è sempre stato al centro dell’educazione. UN tempo si cresceva raccontando storie e la storia era il fulcro dell’apprendimento, della crescita, anche spirituale. NOn per nulla Gesù parla per parabole; le parabole servono per far capire anche a chi non ha orecchi per intendere. 😉 Così le fiabe. Così i miti. Ma oggi, la gente è malata di supponenza, di adultismo, come lo chiamo io; la gente per capire, per entrare nel regno dei cieli, deve ascoltare con gli orecchi di un bambino, se vuole capire. Altrimenti, non funziona. E l’umiltà per guardare il mondo con gli occhi di un bambino, pochi ce l’hanno. Pochissimi.

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    1. Avatar Leonardo

      Anche su questo le storie ci vengono in aiuto.
      Quando si ritiene di conoscere già tutto ciò che c’è da sapere, si smette di ascoltare e si diventa supponenti e totalitari.
      È il famoso Orgoglio, quello che ti rende cieco perché ti fa illudere di essere già arrivato al massimo e che tutti gli altri dovrebbero solo starti ad ascoltare ed imparare: allora si che il mondo sarebbe un posto migliore.
      Ma dopo l’Orgoglio c’è sempre la Caduta: è Lucifero che precipita negli inferi, è Icaro che precipita con le ali sciolte, siamo noi ogni qual volta prendiamo una musata perché – per fortuna – ci eravamo sbagliati.

      La verità è che ciò che sappiamo è infinitamente più piccolo di ciò che non sappiamo.
      Questa consapevolezza (l’umiltà) è apertura ed ascolto: so che per tutta la vita non smetterò mai di imparare e so che le mie convinzioni sono solo convinzioni e non Verità (al massimo frammenti di Verità).

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      1. Avatar Elena Delle Selve

        Proprio ieri ho scritto un articolo sull’umiltà; significa che ci “ascoltiamo” e che ci “sentiamo in sintonia”, a proposito di inconscio collettivo. Uscirà sabato. In realtà, io penso che non si tratti solo di supponenza e di orgoglio; in realtà si tratta di paura di ciò che non vediamo. La paura dell’ignoto crea barriere; sono le barriere che ci proteggono dalla verità che non riusciamo a sopportare; per questo dico che non vanno bene le forzature. Ognuno va lasciato percorrere la propria via, con i limiti che ha. Hai detto una grande verità; la nostra Conoscenza è ben poca cosa rispetto alla CONOSCENZA PROFONDA del Creato. Noi abbiamo degli strumenti, volendo, e li possiamo usare, ma sono comunque solo una minuscola parte del Tutto. Conosciamo in maniera direttamente proporzionale a ciò che siamo in grado di sopportare, anche in termini di Verità. Ma abbiamo potenzialmente a disposizione il Tutto. Avere chiarezza assoluta di tutte le Verità, per noi significherebbe la follia, perché non siamo pronti, non siamo in grado di sopportare tanto. Ma è già molto se riusciamo a comprendere ciò che ci è dato comprendere, nei limiti che ci sono propri. Invece, oggi, pochissimi anelano alla Conoscenza e fin troppi si nascondono dietro al nulla; sarebbe niente, ma questo crea sofferenze indicibili, disagio, povertà e frustrazione. Viviamo nell’epoca delle droghe diffuse, legalmente e non , proprio perché questa situazione è inumana e per essere sopportata, richiede un supporto chimico. Ma se la gente sapesse che cosa c’è nascosto in questi racconti, se sapesse… non avrebbe più bisogno di fottersi la mente con la merda chimica, parlando molto chiaramente. Ed è chi vende la merda chimica che ostacola la diffusione di questo tipo di narrazione, capisci? Capisci perché per me è una missione? Ce ne fosse anche solo uno che si salva l’esistenza da una vita di depressione cronica e di abuso chimico, leggendo questi testi, per me sarebbe già qualcosa di immensamente buono. E’ una lotta impari, ma io la faccio… per gratitudine, perché so che va fatto. E chi avrà orecchi… intenderà… gli altri, pazienza.

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      2. Avatar Leonardo

        Hai scelto una bella missione o forse non sei stata tu a sceglierla ma è lei che ha scelto te.

        Le tue parole mi risuonano perché riconosco in me proprio questi meccanismi.
        La droga che mi sono scelto è il virtuale, una delle “migliori” (detto sarcasticamente) perché apparentemente innocua.
        Il problema non è tanto nella droga di turno, ma il fatto che mancano delle guide che indicano vie alternative.

        In Italia, e immagino anche fuori, c’è un grande bisogno sprirituale.
        Ma se qui parli di spiritualità, le persone pensano subito al mondo cattolico.
        E il mondo cattolico, purtroppo ancora legato ad equilibri obsoleti, non sembra essere riuscito a soddisfare questo bisogno nonostante il messaggio di Gesù sia assolutamente valido.

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      3. Avatar Elena Delle Selve

        Il messaggio cristico è onnipresente nelle fiabe, ma è epurato dai filtri religiosi; per questo sono state bandite. Per questo oggi sono importanti. Chi non vuole incappare in ciò che reputa inadeguato e fuori tempo, può trovare risposte elevatissime in questi testi. Purchè le cerchi. E sì, in merito alla tua prima affermazione, come direbbe Quelo, la seconda che hai detto… non ho scelto io. 😀

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      4. Avatar Leonardo

        Hai udito la voce del tuo daimon! 🙂

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      5. Avatar Elena Delle Selve

        Diciamo che ci facciamo lunghe conversazioni piuttosto divertenti da un po’ di anni, sì. 😀 😀

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  7. Avatar vikibaum

    -E questo tipo di vergogna, di atteggiamento, assomiglia tanto ai sensi di colpa che le religioni hanno sparso per il mondo a piene mani, no?-
    Ci hai preso in pieno elena…applaudo ❤

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