Facciamola semplice, anche se rischio la lapidazione: agli italiani, dei poeti non interessa quasi più nulla, non tanto perché la Poesia non sia un ‘Arte interessante, bella o meno bella, ma perché nessuno ne parla. Di certo non ne parlano le televisioni, né tantomeno ne parlano i social. Si salvano i blog e alcuni canali youtube legati spesso ai blog, che però sono un tipo di social particolare (parlo dei blog) che come dice giustamente u mio amico di nome Alberto, non definirei nemmeno dei social, viste le dinamiche creative e di interazione che somigliano molto a delle piazze virtuali dove la gente si prende il tempo per pensare, oltre che per sparare minchiate (licenza poetica) fra uno scritto più o meno serio e l’altro.

La Poesia, gli italiani la vivono solitamente solo a scuola e anche lì, molto spesso, poco e male. Se questo è solo un luogo comune, smentitemi. Quindi se anche ci fosse un interesse di qualche tipo per quest’Arte, da parte delle giovani menti, lo perdono durante il periodo della scuola dell’obbligo. Lo so, ci sono insegnanti illuminati che sanno come trasmettere l’amore per quest’ Arte, ma sono pochi e non ne hanno il tempo, visti i programmi ministeriali costruiti appositamente perché il tempo per queste cose non ci sia. E comunque, anche loro, in questo mondo di matti, un modo perdifendersi lo devono pur trovare e la Poesia, pare che non funzioni.

Ed allora la Poesia, è vero o no, che è diventata una roba di nicchia? Una roba per pochi intenditori che la leggono e la praticano, pubblicando libri con le loro poesie e libri con le raccolte di poesie di altri come loro? A volte nascono delle cose splendide, ancora oggi, in quest’epoca folle di cupezza e bassezze di ogni tipo, questo lo posso dire, ma non vengono viste, non abbastanza, purtroppo.

Ci son poi i concorsi, a pagamento e non, frequentati e non, di cui però parla solo chi li organizza e chi concorre. Ci sono i vari premi, ma nessuno li conosce tranne i diretti interessati. I poeti in Italia esistono, presumo; io nei blog che frequento, ne ho conosciuti alcuni di mirabili, altri meno mirabili, ma per il resto, beh… per la maggior parte della gente, ho come l’impressione che la Poesia non esista proprio. Ditemi se sbaglio, ditemi se ho una visione limitata, forse un po’ troppo catastrofista… non so.

Vorrei che qui mi si smentisse, che si insorgesse e mi si dicesse: “Ma che stai dicendo?!! La Poesia è viva e sta in perfetta salute!!! Non capisci niente!! C’è tantissima gente che scrive, legge e si occupa di Poesia, in Italia, anche fra i non addetti ai lavori!!!” Ecco, se mi direte questo, se mi confermate questo, allora io ne sono felice. E sennò, continuo a farmi domande, è pacifico. Questo signore qui sotto, ad esempio, lo sapete voi chi è? 🙂 (Quiz… lo so che piacciono i quiz).

E poi, adesso, prima di andare avanti, io farei un’altra domanda a chi legge; una domanda alla quale invito a rispondere serenamente, senza crearsi troppi problemi, perché tanto lo sappiamo che siamo tutti sulla stessa barca, più o meno. Ma secondo voi, se il mondo oggi sta dimostrando che la poesia può anche non esserci, può anche non affacciarsi mai veramente nella vita di una persona, ma allora, a che cosa serve? Come mai nei secoli i poeti ci sono sempre stati, hanno sempre cantato versi, creato poemi e scritto opere, mentre adesso pare che di questa cosa che ha attraversato i secoli nella storia dell’Umanità, non ci sia più alcuna necessità? (Attenti, perché Boudelaire ci vede!!)

Non mi rivolgo solo ai poeti, anzi. Preferirei che a questa domanda i poeti non rispondessero proprio. I poeti sicuramente hanno la loro visione della cosa e sono certissima che è competente e certamente per nulla banale e scontata. Si parla di loro, del loro mondo, della loro vita, quindi, certamente ne sanno. Mi rivolgo a quelli che come me, poeti non sono… mi rivolgo a quelli che le poesie non hanno mai imparato a leggerle, capirle, recitarle a memoria, perché nessuno gli ha mai detto che devono farlo, o come si fa. Mi rivolgo alla maggior parte della gente, che qualche poesia è arrivata addirittura ad odiarla, perché non l’ha mai veramente capita e perché magari si è anche preso un brutto voto a scuola per lo stesso motivo. Oppure, perché la trova noiosa, semplicemente.

Parliamone, se vi va… e se non vi va, voi lo sapete perché non vi piace parlare di poesia, oggi? Perché io mi sono chiesta anche questo. Non se ne parla perché non si sa cos’è, o perché si pensa di sapere cos’è e allora si preferisce parlare d’altro? Le domande sono due, insomma; QUIZ:

  1. A cosa serve la poesia?
  2. Perché non si parla di poesia, oggi?

Eccoti la mia poco poetica guida al denaro e alla Ricchezza

70 risposte a “Parliamo di Poesia”

  1. […] 07/06/2023 Elena Delle Selve Lascia un commento Parliamo di Poesia […]

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  2. Avatar Gianni

    Tocchi un tasto che negli anni mi ha consolidato un pensiero e cioè:
    La poesia è arte non per la scuola italiana, come per la musica a meno che tu non scelga che ne so il conservatorio come auspicavo io da ragazzo, ma anche lì il grande Bollani tempo fa in un incontro lezione raccontò una visione che ho sempre condiviso, nonostante la scelta dell’indirizzo specifico
    Non tanto perché molti professori non hanno la passione per trasmetterla, perché per come è strutturata la nostra scuola può solo far allontanare, quindi non resta che insegnare un gran numero di nozioni che un giorno gli scolari potranno usare, ma la poesia, come la musica, come tutte le arti richiedono nozioni e tanta passione e la passione non rientra nelle priorità della scuola.

    Per quanto riguarda i blog, li vedo come un eden espressivo con tempi di pensiero e ragionamento più pensati.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Eh quanta verità, nelle tue parole, Gianni! Ma se vogliamo dirla tutta, vedi, anche la Matematica per qualcuno è una passione, così come la Storia, la Letteratura. Il punto è che CI HANNO DETTO CHE LA MUSICA, LA POESIA, L’ARTE, IL DISEGNO, LA FILOSOFIA, LA LETTERATURA, LA STORIA, sono solo delle passioni; delle materie delle quali possiamo fare a meno, in nome di un tecnicismo imperante. Ma sono balle!! Non è vero. Sono delle discipiline che hanno pari importanza e dignità di tutte le altre, se intendiamo la formazione come un modo per creare delle Persone complete. Ed è strano che proprio la Poesia e le Materie Artistiche e Umanistiche (tutte) in Italia, siano state messe da parte. Sono, ad oggi, considerate delle mere passioni, quasi degli hobby opzionali dai programmi ministeriali. Se guardi al passato, la Musica in Italia è sempre stata il punto di riferimento per tutti gli altri paesi del mondo (pensa all’Opera, tanto per dirne una). E non dico nulla per l’arte Italiana; l’Italia vanta il primo posto per quanto riguarda il Patrimonio Culturale MONDIALE. Nel senso che il 65-70 % del patrimonio artistico esistente dell’intera Umanità si trova in Italia. Peccato che gli italiani non lo sappiano, lo conoscano poco, e in generale siano educati dalle isitituzioni scolastiche a fregarsene. Quando un intero Paese potrebbe vivere nella richezza più assoluta, se questo patrimonio venisse gestito onestamente per il bene comune. Poi, è ovvio, Gianni, che ogni disciplina richiede impegno e passione… questo fa parte del gioco. Ma se è fatto bene, il gioco è anche estremamente piacevole. 🙂

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      1. Avatar Gianni

        Esatto, condivido tutto, questo perché la passione è vista come qualcosa di inutile, che follia, come se si possa vivere senza passione figuriamoci insegnare e studiare, che follia.

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        Bravissimo!!! La passione, l’Amore per ciò che si fa, è ciò che rende degna la Vita di essere vissuta. Imparare davvero una materia, una disciplina, è possibile solo se c’è trasporto affettivo, passione, dedizione; e tutto questo è piacevole ed edificante, formativo al massimo, solo se ai singoli viene proposto di fare anche ciò che amano, fin da piccoli. Costringere le masse e dirottarle esclusivamente su un fronte tecnico e scientifico (che implica discipiline altrettanto importanti e bellissime) ci rende zoppi e incompleti. E crea un danno a lungo termine che forse molti non vedono, Gianni, perché dedicarsi ai tecnicismi senza tenere conto delle implicazioni etiche e umane (a questo servono le materie umanistiche, asvluppare consapevolezza e capacità di pensiero critico) può portare a creare dei mostri senza rendersene conto. E questo è cosa gravissima, alla quale si pone troppa poca attenzione. La Poesia può risvegliare un aspetto in noi che ci preserva dalla disumanizzazione. E oggi, non si scherza su ste cose; sono più reali di quel che vogliamo ammettere.

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      3. Avatar Gianni

        E sono sempre d’accordo Elena, ma oggi, per toenare a noi, abbiamo una scuola con alternanza scuola lavoro che ci dice, che è questa cosa che devi solo studiare devi anche lavorare.

        Una scuola strutturata così non trasmetterà mai passione e tutte le teorie che stiamo dicendo. Una scuola così qualsiasi materia tratterà potrà solo darne nozioni in maniera fredda e spesso con il risultato di far allontanare anche chi ama quella materia.

        Tutto andrebbe rivisto dalle fondamenta, ma quelle fondamenta hanno radici troppo profonde e chi riuscirà a conservare passione sarà un miracolato.

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      4. Avatar Elena Delle Selve

        E ancora una volta sono perfettamente d’accordo con te, Gianni!! Hai centrato il punto; la scuola oggi non fa nulla, al di là dell’impegno di singoli volenterosi, per creare delle Persone consapevoli ed equilibrate. Ed è per questo che in televisione non si parla di Poesia, in generale non si parla di Poesia. Prova a pensarci: la scuola ha praticamente spazzato via la componente umanistica, i media parlano di tutto tranne che della componente umanistica dell’essere umano… tutto fa pensare che sia voluto. Che vi sia una volontà politica, (o forse ancora più a monte dell’oramai succube potere politico), affiché non vi siano punti di riferimento validi in tal senso. E questo vacambiato… perché creare un popolo ignorante e inconsapevole è il modo migliore per portarlo alla rovina.

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      5. Avatar Gianni

        E finalmente Elena siamo arrivati al punto del nostro scambio, sì, e tutto si racchiude nelle tue parole ” tutto fa pensare che sia voluto ” un popolo ignorante e più facile da usare a proprio piacimento quindi eccoci qui.

        La rovina per tanti è il bene per pochi e questa è la loro linea, la passione va soppressa in tutti i modi con fredde nozioni e lavoro.

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      6. Avatar Elena Delle Selve

        Ok, tu se fra quei pochi che hanno compreso la situazione; cosa proponi? 🙂

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      7. Avatar Gianni

        Aver capito spesso non basta, per capirci, io sono come la canzone di Gino Paoli, eravamo quattro amici al bar e ora ho lasciato il bar osservando il mondo che si muove in una strada senza uscita e che non ho voglia di incrociare, mi fa piacere leggerti e sapere che c’è ancora chi cammina in strade di passione, restiamoci, ciascuno può salvare se stesso e salvarne anche solo un altro è impresa quasi impossibile se l’altro non è predisposto alla salvezza.
        Ecco 🙂

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      8. Avatar Elena Delle Selve

        Penso che “salvare se stessi, con convinzione, senza farsi fagocitare dal nulla che impera ovunque, con dedizione e concentrazione su quello che si ama davvero, equivalga in qualche modo ad aiutare anche il prossimo a fare altrettanto; ma innanzitutto, dobbiamo rinforzare noi stessi. E questo si può fare attingendo energia dalla Bellezza della Musica, della Poesia, dell’Arte, della Filosofia e della Letteratura… e anche della Natura, che è Maestra per eccellenza. Io ho trovato questa soluzione: coltivare con passione i propri talenti, di qualunque cosa si occupino e condividerli. 😉

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      9. Avatar Gianni

        Questa volta sono più che d’accordo con te, Elena, esatto questa è la soluzione, solo questa.

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      10. Avatar Elena Delle Selve

        Ok, Gianni, allora diamoci dentro!! Studiamo e condividiamo!! Che ne dici? 😀

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      11. Avatar Gianni

        Dico che è una cosa bellissima, però sono in una fase di strano silenzio dopo aver azzerato il mio blog con 15 anni di contenuti, ma l’arte lo sa, come la musica è fatta di pause che sono esse stesse parte della musica anche noi siamo fatti di pause e creazione.

        Per ora vi e ti leggo e quando avrò qualche sensazione la condividerò, se può andare bene così, Elena, io ci sto 🙂

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      12. Avatar Elena Delle Selve

        Ma Gianni!! Certo che va bene! La creatività mica la si può comandare a bacchetta! E’ un peccato che hai cancellato 15 anni di vita dal blog, ma capisco che a volte si entra in una fase di silenzio assoluto. E lo rispetto. Spero che quanto prima, ti ritorni la voglia di “dire”. 🙂

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      13. Avatar Gianni

        Grazie Elena, era un momento in cui trovare e ancora cerco un nuovo viaggio e i bagagli del passato erano catene da cui dovevo liberarmi, per ora leggo e ogni tanto ritrovo qualche parola, ecco, così.
        Grazie ancora 🙂

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      14. Avatar Elena Delle Selve

        Ok, qui sai che puoi approdare quando vuoi. 🙂 Lo scambio è molto costruttivo e piacevole. E io ringrazio te. 🙂

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      15. Avatar Gianni

        E la vediamo nello stesso modo, quando lo scambio stimola e costruisce è un giusto scambio.
        Grazie per questo incrocio 🙂

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      16. Avatar Elena Delle Selve

        Aggiungo un’ultima cosa, in merito alle tue ultime tre righe, Gianni: ognuno può salvare se stesso. Nessuno oggi, se sei uno studente, ti dirà mai: “Dai prenditi un libro e leggiti qualcosa che ti aiuti a preservare l’amore per l’Arte, per la Letteratura.. per la Bellezza… qualcosa che ti aiuti a sviluppare senso critico!” Nessuno te lo dirà mai a scuola e probabilmente nemmeno a casa! Ma tu lo puoi fare lo stesso: perché ti rende migliore, perché ti aiuta ad essere più forte della media di chi non lo fa (e sono fin troppi), perché ti ritrovi con una marcia in più, a prescindere poi che lavoro vai a fare. OGNUNO SALVA SE STESSO, PERCHE’ E’ RESPONSABILE DI SE STESSO e così si rende utile anche agli altri.

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      17. Avatar Gianni

        Esatto, sono totalmente d’accordo con questa tua tesi e sì, ognuno salva se stesso perché responsabile di se stesso.
        Brava Elena, proprio così.

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  3. Avatar Fa minore

    “Secoli di poesia e siamo sempre al punto di partenza”, scriveva Bukowski.
    Chiedi a cosa serve? Ora uso le parole di Aristotele a proposito della filosofia, che secondo me vanno bene anche per la Poesia: “La filosofia non serve a nulla, dirai; ma proprio perché essa è priva di legame di servitù è il sapere più nobile”.
    Mi dispiace di non avere parole mie per rispondere al tuo (giustamente) accorato appello, che sottoscrivo in pieno. Forse di poesia non si parla perché sono letture intime? Forse non si prestano ad analisi e discussioni? Non so, ma sono contenta che tu abbia sollevato la questione.
    Ci sono poeti grandiosi che di parole non campano, e quando ne trovo uno/a compro dieci libri e poi li regalo (probabilmente “vuoto a perdere”, ma – come dici tu – uno prova a “seminare”…).

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Sfondi una porta aperta, (non credo tu mi abbia mai detto il tuo nome, Fa Minore) ovviamente! Il parallelo con la Filosofia e con qualsiasi altra materia umanistica, oggi calza. Di Poesia non si parla perché è un’esigenza irrefrenabile quella di potersi esprimere; fa parte dell’essere umano! E’ impossibile resistere in un mondo che non ti permette di esprimere te stesso/a. Questo genera sofferenza, profondo disagio e sembra voluto. Nel disagio si è più deboli, remissivi. Nel disagio, se non espresso, se non gli permetti di avere una valvola disfogo (e l’Arte lo è) si può anche morire. Quindi non se ne parla, così lagente smette di Vivere. Questa è la mia teoria che verrebbe senza dubbio definita “complottista”, se non fosse che qualunque psicologo, o psicoterapeuta, mi darebbe ragione. 😀 IO amo le persone che spargono semi!! Sono quelli che guardano con fiducia al futuro, ma da buoni contadini, occorre scegliere il terreno, per “non buttare le perle ai porci”. 😉

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      1. Avatar Fa minore

        Sì, ho letto anche il post sulle discipline umanistiche. In generale hai ragione.
        Poi c’è qualche raro caso (ne conosco uno da molto vicino) in cui se ti fai il c* per laurearti degnamente e ottenere un dottorato, rispettando i “tempi giusti”, e magari dopo partecipare a un master, allora può capitare che anche in ambiti non propriamente umanistici ti trovino “interessante” e ti diano un buon lavoro in grado apprezzare/sfruttare quel qualcosa in più che solo le materie umanistiche ti possono dare, come “formazione della persona”.
        Personalmente, e forse molto banalmente, penso che poesia e filosofia, tanto per fare due esempi, siano considerate difficili e strane, quindi ci si arrende senza tentare non dico un percorso di studio ma neanche qualche lettura.
        P. S. Mi chiamo Francesca (comunque c’è scritto sul blog, alla pagina “CHI”) 🙂

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        Difficili e strane? Ma e le materie scientifiche perché non vengono considerate altrettanto difficili e strane, mi chiedo!? Conosco la fine che fanno i laureati in lettere o in beni culturali. Delle mie ex compagne di corso (quasi tutte donne, e anche qui ci sarebbe da riflettere), la maggior parte fa tutt’altro, o si è trasferita all’estero. Non perché in Italia non ci sia lavoro, ma perché sappiamo tutti che trovare lavoro in Italia con “regolare” concorso, per uno stipendio che non vale la candela (si parla di 1100 € al mese per i primi tre anni, a contratto determinato a seconda di dove si va a finire), risulta poco allettante per i giovani. Quindi o si mettono a fare qualcos’altro che permette loro di vivere con uno stipendio più dignitoso, o se ne vanno dove, con un’ottima media e un anno di Master, puoi trovare un lavoro ben retribuito e fare progetti, oppure finiscono a fare i camerieri e i piazzaioli nel settore alberghiero. All’estero, possibilmente e ovviamente, perché gli stipendi sono più alti, si imparano una lingua e dicono che vivono una vita sociale più ricca. E intanto i beni artistici sono in Italia, gestiti da non si sa chi e non si sa come.

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  4. Avatar coulelavie

    In realtà, da statistiche affidabili, si direbbe che molti italiani (mi sembra almeno la metà) scrivano poesie (certo non tutti di qualità). Perfino io un tempo lo facevo (con costanza, intendo, avendo innalzato questa arte a mio principale escamotage per esprimermi e sfogarmi)…
    1 a cosa serve la poesia: a esprimere dei sentimenti (sopratutto) o delle riflessioni; a cercare di realizzare qualcosa di bello con le parole.
    2 perché non si parla di poesia oggi: …dove non si parla di poesia? in tv? in tv perché non fa ascolti. per il resto penso che magari tra appassionati se ne parli.

    PS: aggiungo solamente: per quanto mi riguarda, raramente leggo poesie. perché il farlo mi richiede molta concentrazione. cioè non si può leggere una poesia e un romanzo allo stesso ritmo. perché la poesia deve aver il tempo di decantare in te.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Ottime riflessioni: mi aggancio subito alla tua risposta alla prima domanda: SE mi dici che metà degli italiani scrivono poesie, e io ci credo, perché frequento il web e soprattutto i blog da decenni, e se è vero che lo fanno perché HANNO UN’ESIGENZA FORTE DI ESPRIMERSI attraverso un mezzo che glielo consente, (e qui passo alla seconda risposta) mi chiedo, come mai in televisione non ne parlano? Metà degli italiani scrive poesie e in televisione non ne parlano perché non fa odiens, o perché le televisioni non vogliono parlare di un mezzo espressivo potente, che permettendo l’espressività del singolo, rischia anche di creare vera cultura? E’ un controsenso, non trovi? UN tempo, la Rai, alla sera dava Pirandello o le interviste a Montale, che venivano viste e seguite moltissimo; ora la gente non sa nemmeno chi sono questi nomi, cosa hanno fatto, da dove arrivano. La cosa mi puzza di volontà mirate che con l’odiens non hanno nulla a che vedere. Ma io son complottista, perché faccio sempre uno più uno, e oggi non si dovrebbero usare le addizioni, pare.

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  5. Avatar Nemesys

    Ciao Elena, tocchi un argomento a me molto caro. Le tue domande me le sono poste più di una volta anch’io che a differenza di ciò che possa sembrare, amo incodizionatamente la poesia, a tale riguardo di cosa è la poesia per me ho scritto anche un post che ho programmato la sua uscita che non ricordo esattamente per quale giorno. Alla risposta delle medesime domande sono giunta a credere che oggi come oggi non è che la poesia sia letta di meno e compresa meno rispetto a un tempo, ma più semplicemente è venuto a mancare l’essere umano che ha sentimento e anche una certa consapevolezza, in un mondo dove è l’effimero e il mostrarsi che ha preso il sopravvento, la maggior parte delle persone sono questi i canoni che seguono e la poesia come la prosa come anche il teatro ma cosa vuoi mai che ci trovano certe persone anzi, purtroppo la stra maggioranza delle persone vuote? Persone come me, come te e come tante altre che incontriamo anche qui su Wp, abbiamo un concetto un po’ diverso anzi, il giusto concetto dei veri valori della vita semplicemente perché non siamo persone vuote e non ci siamo lasciate corrompere dall’andamento e ce ne sbattiamo altamente delle tendenze, delle mode del mostrarsi e del competere. Purtroppo oggi come oggi seppur ancora in tanti che leggono e apprezzano la poesia ma ahimè, siamo una minoranza, e tutto questo va a incidere notevolmente anche sull’arte in genere e letteraria, sulla cultura e via dicendo… Ma sono anche sicura che la poesia non andrà mai a morire vive e continuerà a vivere per sempre e ci sarà sempre chi la saprà apprezzare.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Io parto sempre da un presupposto, Giusy, ovvero che l’Arte, di qualsiasi genere sia, è e deve rimanere a disposizione di tutti ed è per tutti. Ma come ha detto bene Gianni, per capire e per comprendere delle discipline (e la Poesia lo è, non dimentichiamocelo), occorre metterci un po’ di concentrazione, di dedizione e di impegno. Tranne che per i talenti nati, per tutti gli altri, ci vuole un po’ di fatica per addentrarsi in certi argomenti; quello che intendo dire è che se tu parli in questi termini della fisica e della matematica tutti ti diranno che è normale che sia così, no? Mentre, se parliamo di Letteratura, di Poesia o di Pittura, Disegno e altri tipi di Discipline umanistiche, allora pare che si può anche fare a meno di questo impegno. E invece non è così; alla maggior parte degli italiani a partire dalla mia generazione, nessuno ha mai parlato di poesia. Se qualcuno sa cos’è e come funziona, non è certo grazie alla scuola. E a volte, da autodidatta te la sfanghi, ma o sei un appassionato vero, di quelli che ci si buttano dentro a capofitto, o si rischia di essere come quei dilettanti che si cimentano per diletto, senza troppa convinzione e senza sapere bene cosa fanno. Va bene tutto, vanno bene anche i dilettanti, perché la Poesia è un canale espressivo, ma la cosa che andrebbe fatta è insegnarla in modo chiaro e serio nelle scuole, partendo dalla lettura dei Grandi, per capire che cosa veramente c’è dietro, per ridarLe la dovuta dignità!! E questo implicherebbe il toglierLa da una fruizione di nicchia, che non è per nulla dignitosa, parlando di un’Arte massima, per darLe il giusto peso, la giusta attenzione e la giusta importanza. E questo discorso, lo estendo a tutte le discipline umanistiche, perché ci troviamo di fronte a una situazione assurda, paradossale, dove un Pase che potrebbe vivere nel lusso anche solamente gestendo il patrimonio artistico in un certo modo, invece si ritrova con una popolazione del tutto priva di competenze in tali materie, E A RISCHIO SERIO DI ESTREMA POVERTA’. E’ paradossale!! Ed è uno spreco di risorse che urla vendetta al cielo!!!

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  6. Avatar kagould17

    You say it well Elena and seem to have elicited some lengthy responses. Mine may not be as eloquent or as passionate. I think poetry is a story written by the heart, whether that heart be full to overflowing with or devoid of emotion. I do dabble in poetry from time to time in my posts. Some of my poems are serious, some are funny and some are just silly, but I do like trying. One reader told me in the comments “your poetry barks like a dog”. I did not take that as a compliment, after all she had writer in her blog title. For a few months I wrote nothing, then I thought, who is she to critique what is in my heart and mind? So, I keep trying. The next question is…how can we tell real poetry from that created with AI? Thanks for a thought provoking post Elena and have a g ood day. Allan

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Hi Allan and thanks for the food for thought which is really powerful! 🙂 Everyone’s poetry is a personal thing that cannot be judged. I abstain from writing poetry, precisely because I have great respect for those who know how to do it and for the subject itself. However, blessed be the poetry of anyone who has something to say and wants to say it in verse!! Expressing ourselves in the way we like is a sacrosanct right; however we also know that if you publish, you expose yourself to judgment! And that’s okay. You don’t know how many times I too expose myself to criticism with what I write; it’s part of the game, but that doesn’t mean you have to give up and you were right to continue. The blog is a public place, but you manage it yourself, so you can do what you like with it, if you respect others. 🙂 AI doesn’t have a heart. It’s just a mind, very superficial, in many respects. Poetry comes from the heart and reaches the heart, otherwise it’s something else. To understand if a poem comes from the heart, just listen to what it says to you at a deep level and if you “feel it with your heart”, then it is true Poetry. Otherwise they are just words. 😉

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  7. Avatar Kikkakonekka

    Il problema non è tanto che la poesia non trovi spazio in TV o in internet, quanto che essa stia perdendo di importanza anche a scuola.
    Hai figli in età scolare, o ne conosci alcuni?
    Chiedi loro quante poesie conoscano!
    Una, forse due!

    Non le insegnano più, anche la vecchia prassi de “imparare a memoria” non piace più a nessuno, seppur fosse importantissima sia per esercitare la memoria, sia per appropriarci della infinita bellezza che le poesie italiane conservano da decenni e secoli.

    “La pioggia nel pineto”, la mia preferita… ma quanto bella è?
    Quante emozioni sanno regalare le righe di una poesia?
    Eppure stiamo gettando tutto nel cesso, perché negli anni 2k sembra che tutto abbia odore di “vecchio”, anche Foscolo, Pascoli, Leopardi.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Siamo sulla stessa linea, decisamente; chi capisce cosa sta succedendo, non può non rendersi conto di quello che dici, Andrea. Io ho la fortuna di insegnare a dei ragazzi che hanno scelto la scuola parentale; la poesia, le poesie, sono all’ordine del giorno. Così come tutte le altre materie, scientifiche e umanistiche, affrontate con pari dignità e pari impegno. L’unica via per riprenderci un po’ di noi stessi, un po’ di umanità e passarla alle future generazioni, è questa; anche se tutto rema contro, anche se tutto è molto, molto osteggiante e difficile, ma si fa. 🙂 La Poesia è Bellezza e io, come disse qualcuno, ho piena fiducia che salverà il Mondo. 😉 I nostri Poeti del secolo scorso, e i poeti dell’Antichità, di tutto sanno tranne che di “vecchio”. 🙂 Mai stati tanto attuali. Chi dice questo è perché la Poesia non la legge e non la conosce. Purtroppo. Luoghi comuni, come ce ne sono tanti, buttati a destra e a manca per creare sconforto. Illusi!! 😀 😀 😀 .

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  8. Avatar Nicoletta Zappettini

    Perché per leggere la poesia ti devi spogliare di tutto e restare completamente nudo davanti a parole che smuovono sentimenti, comportamenti e ricordi spesso non semplici da far riemergere.
    Meglio lasciarli lì, dimenticare tutto con un bicchierino ad una “festa glam”!
    La poesia ha la capacità di mettere in discussione ogni angolino della mente, ma direi più del cuore, e non è facile…
    Per la nostra società oggi fermarsi e riflettere non è concepito, quindi la poesia possiamo tranquillamente metterla all’ultimo posto della lista delle priorità, possibilmente cancellarla anche! (E questo lavoro comincia dalle scuole!)
    Con la poesia tu ti DEVI fermare e DEVI riflettere…la poesia ti fa fare i conti con te stesso!!!
    Per me, mai come oggi la poesia potrebbe essere un mezzo tanto indispensabile per la nostra salvezza

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Non ti sto qui a spiegare perché, Nicoletta, ma tu puoi capire perfettamente che lamia reazione è stata quella di mandarti un immenso, potentissimo abbraccio virtuale!! 😀 😀 Ha detto tutto e in modo perfetto!! Non aggiungo altro per non rovinare la potenza delle tue parole con roba superflua!! Grazie!!! 💗💗💗💗💗🌻🌻🌻🌻🌻🌻🌻

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      1. Avatar Nicoletta Zappettini

        Grazie a te Elena per questi stupendi spunti di riflessione, lo sai che apprezzo molto quando qualcuno stuzzica un po’ le materie grigie in modo intelligente!🧠
        Ps. Goethe era troppo facile però!😄

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        Grazie a te, carissima!! Facile mica tanto, credimi… 😉 si da per scontato che tutti sappiano quello che sappiamo, e spesso di questi tempi, siamo ottimisti. Troppo. Ma va bene così; ognuno ha qualche cosa da offrire e ognuno offre quello che ha, che sa. Lo scambio è stimolante a tutti i livelli. UN rinnovato abbraccio.

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      3. Avatar Nicoletta Zappettini

        Si! Scherzavo! Un abbraccio anche a te🤍

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  9. Avatar Brezza d'essenza

    Che bello il tuo argomento!
    Ti dico subito che quello nel dipinto ja un volto conosciuto, ma non so chi sia ahah, ma ora sarei curiosa di saperlo.

    Rispetto alla poesia: pochi giorni fa, ho inviato delle mie poesie per un concorso il cui esito conoscerò nei prossimi mesi. È mi pare la terza volta che provo a partecipare ad un concorso di poesia, ma non ho mai vinto nulla, ho però visto azzuffarsi “poeti” perché dicevano che in questi concorsi pure vanno avanti i raccomandati e si scambiano favori a vicenda.

    Personalmente, quando voglio leggere Poesia, mi rivolgo a poeti passati, perché faccio fatica ad apprezzare i poeti contemporanei: quelli passati erano romantici, profondi, creavano immagini… quelli attuali li sento invece veramente freddi e non mi arrivano al cuore.
    La mia poetessa preferita è Antonia Pozzi, tanto per dire…

    Oggi esistono circoli di poeti, ma veso che girano sempre gli stessi nomi e onestamente trovo pochissima poesia. Il business è arrivato anche in questo settore.

    La poesia tuttavia credo sia ovunque: ieri, per esempio, ero in metro e c’era in carrozzina questa bimba bellissima che ha iniziato a urlare, poi rideva, poi piangeva… e io non so come, ma mi stavo commovendo e sentivo nascere dentro un sentimento dolce. Questa per me è poesia: essere sensibili al mondo che ci circonda, anche nelle più piccole cose. Oggi credo ci sia poca poesia, perché sono poche le persone sensibili a ciò che le circonda, molte vanno di fretta e sono distratte.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Hai detto moltissime verità, e come sempre hai colto nel segno! Uno dei pericoli è proprio quello di sdoganare la Poesia facendola scadere come una delle tante attività da “usare” per fare scena. Il pericolo esiste, anche se con la Poesia è più difficile da attuare, perché la Poesia fa riflettere e tocca corde profonde e questo non piace a chi manipola queste cose. Meglio ignorarla che rischiare che qualcuno si appassioni. UN poeta che si azzuffa con un altro poeta è davvero una scena ridicola, ma so che può accadere. Oggi, anche i poeti sono malati di competizioni… c’è niente da fare. E’ una peste che dilaga ovunque. Per il fatto che ami i poeti del secolo scorso o anche più antichi, posso capire perché; ma ti assicuro che anche i contemporanei (alcuni rari casi ci sono) non scherzano! Solo che è molto difficile scovarli, perché è volutamente un settore reso ostico nella diffusione. https://youtu.be/sWxRhVUp0EI Sicuramente la troverai un po’ destabilizzante, se il tuo riferimento è la mitica Antonia Pozzi, ma ogni tanto è bello lanciarsi su cose anche diverse. Questa è una delle mie preferite, perché è potente e rispecchia perfettamente il contemporaneo, anche se è del 1955, in realtà… la posterò più avanti, magari ne parleremo, se interessa. 🙂 Spero di non crearti troppo disagio, tuttavia, perché è questo che fa, questa poesia, di solito.
      Hai detto bene: per chi la sa vedere, la Poesia è ovunque, come la Bellezza… 🙂 Tu continua a scrivere e no importa se i concorsi li vincono altri. Tu continua a scrivere, che si scrive per esprimersi, non per vincere pezzi di carta. Un grande grazie e un abbraccio sincero. 🌻🥀🌻💛💗

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      1. Avatar Brezza d'essenza

        Grazie Elena, un abbraccio sincero anche a te 🤗🌹
        Ho ascoltato la poesia, dopo ho anche trovato il testo scritto… non ho provato disagio, però non è il genere che riesco a farmi “piacere”. Non riesco a sentirla come una poesia; questo mi capita anche con alcuni versi di Rilke che, indipendentemente dal contenuto, le leggo e mi sembrano prose piuttosto che poesie. Magari sarà un limite mio, o solo questione di gusti… mi ha fatto comunque piacere questo scambio di pensieri 🙂

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        Il verso libero e soprattutto questo tipo di versi, è molto diverso dalla poesia intesa in senso tradizionale e posso capire benissimo che crei sconcerto e una certa resistenza. Tuttavia, con il tempo “ci si abitua” a queste dissonanze che si provano, si comincia a entrare nel senso profondo del testo e una volta che se ne intuisce il punto focale, se ne esce davvero sconvolti. Almeno, questo è quello che accade a me con la sua poesia. Ma lo sforzo di provare è solo delle menti aperte ed elastiche. E ti ringrazio per averci provato. 🙂 UN grande saluto, con stima.

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      3. Avatar Brezza d'essenza

        Sì, anche io alla fine scrivo in versi liberi 🤭 però sarà anche questione di “musica”… infatti mi piacciono molto le poesie che fanno anche musica attraverso le assonanze, anche più delle rime. Comunque comprendo quello che dici: è vero, bisogna entrare nel senso profondo del testo e allora si va “oltre”.
        La stima è reciproca 🙏🌸

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      4. Avatar Elena Delle Selve

        Sì, hai ragione!! Qui la musica è sicuramente più un jazz… e l’improvvisazione non piace a tutti, sulle prime. 🌻💛🌻

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    2. Avatar Elena Delle Selve

      Il ritratto è ‘Goethe nella campagna romana’, di Johann Heinrich Wilhelm Tischbein. 1786. Städel Museum. 🙂

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  10. Avatar 2010fugadapolis

    Avevo commentato prima di là, ma mi pare giusto copiare qua. Se no poi si dice in giro che ti “dirotto” il Blog 😀

    A cosa serve la poesia ?

    Non so se in effetti “serva”.
    Per chi la crea credo sia una necessità, un bisogno vicino a quelli primari. In quel senso è fine a se’ stessa. E’ assimilabile alla scrittura, solo in maniera più sintetica. Credo sia il motivo per cui io non riesco a farne. Se ho il bisogno di esprimere un sentimento (perfetta secondo me la definizione di Giordano) sono talmente “lungo” che devo scrivere una storia intera. Se fossi “sintetico” potrei provare con i versi, ma non lo sono.

    Per chi la legge penso sia parte di un percorso di ricerca: sostengo da sempre che la poesia non possa essere “giudicata” oggettivamente. Uno la legge, se gli “smuove” qualcosa nel cervello, vuol dire che ha trovato un elemento di sintonia con chi l’ ha scritta, se no no. Non a caso, la poesia nacque come metodo per dichiarare amore, e così tutto era più facile: i tuoi versi mi toccano il cuore ? Bene. Possiamo procedere. Altrimenti mi spiace, avanti il prossimo.

    Perchè non si parla di poesia, oggi ?

    Questa è più facile. Se diamo per buono l’assunto iniziale (serve ad esprimere sentimenti, e non vedo ragione per non darlo per buono), la risposta è semplice: perchè oggi i sentimenti e le emozioni si regalano senza fatica scegliendo un’ emoticon o un “meme” e mettendoselo come status di WhatsApp, o mandandolo per messaggio. Non mi avventuro nel ragionare sulle cause di ciò (se no poi mi dicono che sono complottista, oltre che negazionista climatico), ma quel che so è che è la pigrizia a farla da padrona. Perchè impegnarmi e spremermi il cervello a partorire una poesia quando posso rapidamente trovare una foto di gattini con dei bei cuoricini, oppure (se devo esprimere tristezza) un bel primo piano di un occhio triste con un lacrimone che scende e mandare tutto contemporaneamente a millemila contatti ?

    Pigri. Siamo pigri. Questo è. I poeti di una volta, anche quelli che facevano i “bohemièn” o i maledetti, quelli che venivano additati come nullafacenti senza senso pratico, in confronto a noi faticavano come minatori. Altro che cazzi.

    La poesia (come tante altre cose belle della vita) non ama i pigri, la poesia vuole dedizione, impegno, fatica. E a noi, oggi, diciamocelo, non ci va di fare un cazzo.

    Ecco perchè non se ne parla.

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  11. Avatar sherazade

    Sono contenta che tu prenda ad esempio il blog come un punto di incontro per scambiarsi opinioni: è così che la penso anch’io!
    Mentre sono uscita a fare la spesa ho visto un vecchio cane con un ragazzetto e sembrava che la vitalita dell’uno attraverso il guinzaglio arrivasse a quel grosso essere barbuto un po’ traballante che scodinzolava Poesia di un incontro! Perché molti non hanno l’abitudine a leggere poesie? Perché in Italia si legge in media due libri l’anno figurarsi poi di poesia che è stata l’incubo di tutti gli studenti che dovevano of torto collo impararne pagine intere senza che a monte vi fosse l’incentivo della passione. Per scrivere pensieri e impressioni basta riuscire a saperli comunicare Ma nella poesia vi è anche oltre all’emozione una capacità di renderla tecnicamente ed è difficile perché anche il linguaggio diventa più elaborato. Permettimi un paragone un po’ sopra le righe: la poesia è un po’ come Capalbio per i (ex) comunisti: per una sparuta élite!
    Improvvisarsi estimatori o addirittura poeti non è semplice anche se tutto, volendo guardare, trasmette poesia.
    “…. Era già l’ora che volge al desio naviganti ‘n tenterisceil core…”
    Grazie Elena. Buona serata ❣️

    Scusa lo spazio rubato

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Questo posto ha come fine quello di fare delle riflessioni costruttive e propositive, quindi nessuno spazio rubato; lo spazio qui è libero e sono ben accetti i commenti come i tuoi, carissima!! Il problema che sollevo qui, prendendo la Poesia come argomento principale, è inevitabilmente legato al fatto che la gente non legge proprio e vive nell’illusione che televisione e social siano la realtà. Chi non legge, sicuramente non legge nemmeno poesie, questo è poco ma sicuro. E chi non legge, smette di sviluppare senso critico, figuriamoci poi se può sviluppare l’amore per i versi. La situazione è strettamente legata al sistema scolastico che vige oggi nel nostro paese; non solo si accantonano le materie letterarie ed umanistiche, ma si creano le condizioni affinché anche chi avrebbe la buona volontà fra gli insegnanti di passare qualche cosa di meglio ai loro alunni, proprio non ce la possano fare con i tempi. Ed è costruito appositamente; queste materie aprono la mente e insegnano a pensare in modo libero. Non c’è nulla di più pericoloso per un potere che intende controllare e controlla tutto. Nulla è difficile per chi ha la volontà di affrontarlo e la Poesia può dare immense soddisfazioni a una mente pronta e ben guidata nell’apprendimento. C’è anche chi è riuscito a sentirsi veramente felice potendo godere dei versi di un vero poeta!! Ed è quel tipo di felicità che oggi pochissimi conoscono, purtroppo.

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      1. Avatar sherazade

        Ricordi Avere o essere di Eric Fromm? Oggi si vive per avere tutto in funzione dell’appariere. Non il piacere di una bella nuotata ma uno yacht da esibire sui vari social… ancora un nome da

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        Sì, il concetto è questo. Esattamente questo… ed è paradossale, ma sai, quando ho scritto quella guida sulla Ricchezza, io ho capito profondamente proprio queste cose e nel contempo, ho capito perché in giro c’è tanta povertà. Perché per avere veramente, occorre prima essere Umani nel senso più alto del termine. E’ questo che ci manca. Ed è su questo che occorre lavorare. Ma cela faremo. Ne usciremo vincenti. Io ho piena fiducia. Abbiamo tanti strumenti e li dobbiamo solo usare e sfruttare al meglio.

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  12. Avatar unallegropessimista

    La colpa della scuola è di far leggere poesie bruttissime e di allontanare gli studenti dalla poesia.
    Personalmente piace leggerle.
    Come avevo consigliato nel blog a me piace molto quando sono declamate o lette fate voi.
    Rendono di più.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Non credo sia sbagliata la scelta; è il modo in cui vengono proposte che allontana i ragazzi, forse. Ma poi non si può generalizzare; sicuramente c’è chi ama la poesia fra gli insegnanti e sa trasmettere questo amore, ma non penso siano moltissimi. E in più, i tempi e i programmi che incalzano, non permettono dei tempi decenti per affrontare con la dovuta calma e attenzione una poesia. E’ il meccanismo che lascia a desiderare.

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  13. Avatar Marco Monteverdi

    Provo a rispondere alla tua domanda con una poesia:

    Nel mosaico dell’esistenza, ove le tinte si mescolano,
    la poesia si erge, un faro ardente tra le onde.
    Affermo, poeta errante, che ancor oggi ella vive,
    sempre pronta ad abbracciare l’anima che si apre.

    Il mondo può dissimulare la sua dolce melodia,
    con preoccupazioni terrene e affanni del quotidiano.
    Ma la poesia è un canto eterno che non si estingue,
    un viaggio dell’animo verso l’infinito che ancora langue.

    La sua presenza, ombra sottile in questo tempo,
    ci guida nel labirinto dei pensieri e dei sentimenti.
    La poesia è l’eco delle emozioni che abbiamo dentro,
    è la risposta nascosta alle domande che non comprendiamo.

    I poeti di un tempo, nel fervore della creazione,
    solcarono le acque dell’ispirazione con ardore e passione.
    Eppure, anche oggi, l’animo inquieto cerca una voce,
    che con parole impalpabili sveli la vita, la morte, l’esistenza stessa.

    La poesia ci parla di amori perduti e di speranze rinascoste,
    di tramonti infuocati e albe che colorano i nostri orizzonti.
    Serve a nutrire l’anima, a darle fiato e respiro,
    a liberarla dalle catene di una realtà che spesso ingombra.

    Non si può negare che la modernità sia frenetica e distratta,
    che siamo immersi in un turbine di doveri e distrazioni.
    Ma la poesia è un rifugio, un luogo in cui ritrovare se stessi,
    un invito a contemplare la bellezza celata tra le pieghe della vita.

    Perciò, anche se il mondo sembra sordo al richiamo dei versi,
    il poeta persiste, anima ribelle che non si arrende.
    Perché la poesia non è un lusso, ma una necessità vitale,
    un filo d’oro che connette le anime e le fa vibrare in un’armonia immortale.

    Ecco, spero che ti piaccia e di aver in qualche modo raggiunto il punto.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Hai raggiunto il punto perfettamente; è molto bello questo scritto e ti ringrazio moltissimo per averlo pubblicato qui. Immensa gratitudine. 🙂 🌻E’ vero, il poeta non smette mai di essere tale, a prescindere da cosa accade attorno… e questa sarà forse la nostra salvezza.

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      1. Avatar Marco Monteverdi

        Mi fa piacere che tu abbia apprezzato le mie parole e che esse abbiano risuonato in te. La poesia, infatti, è un dono che il poeta custodisce dentro di sé, indipendentemente dalle circostanze che lo circondano. È come un faro che illumina il buio e una fonte inesauribile di ispirazione.

        In un mondo spesso caotico e frenetico, la poesia può essere la nostra salvezza, un rifugio dove trovare pace e riconnettersi con l’essenza più profonda dell’esistenza. Essa ci invita a contemplare la bellezza, a lasciarci trasportare dalle emozioni e a riflettere sulla nostra umanità.

        Non importa se la poesia sembri trascurata o poco compresa nella società moderna, perché la sua importanza va al di là dei giudizi esterni. Il poeta continua a scrivere, a dar voce ai silenzi, a esplorare le profondità dell’anima. Questa perseveranza nel nutrire il nostro spirito con la poesia è un atto di resistenza e di speranza.

        Quindi, lasciamo che la poesia ci accompagni nel viaggio della vita, illuminando il nostro cammino e dando voce ai nostri sentimenti più autentici. Ringrazio te per aver condiviso il tuo apprezzamento e per riconoscere il valore eterno della poesia.

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        Sottoscrivo ogni tua parola e ti ringrazio nuovamente per aver condiviso. Penso che la condivisione di queste riflessioni siano ciò che serve oggi per mantenere viva anche la consapevolezza che persone seriamente e attivamente interessate a queste Arti ci sono, e non sono poi così poche. Auguro una buona notte. 🙂

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    2. Avatar WuOtto

      Doppio Top! Grazie Wu Otto

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      1. Avatar WuOtto

        Il post è veramente eccellente, ogni commento ne sottolinea la veridicità, mi scuso se mi sono permesso di salutare tutti a casa Tua. Tuo è il post, Tuo è il blog, Tuo è il pensiero.
        Grazie Wu

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        Ma che scherzi?! Hai fatto benissimo!! E la tua presenza è sempre gradita!!

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  14. Avatar WuOtto

    Ardirei e gradirei eleggere questo post, per il contenuto e per l’apprezzamento ricevuto, come miglior post pubblicato di recente.
    Un caro saluto a tutti gli ineccepibili interlocutori, Wu Otto

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Ringrazio per l’apprezzamento che quasi confonde, vista la fonte. Grazie, Wu. E colgo anch’io l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito. 🙂

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  15. Avatar crphoto64
    crphoto64

    Prendo l’esempio di Franco Arminio, poeta che io reputo “elementare”. È diventato famoso grazie ad un programma su Rai3 per poi ricadere pian piano nel dimenticatoio. La poesia si è ridotta a citazione, fenomeno da esibire come la donna barbuta e l’uomo a due teste. La poesie è morta… Purtroppo.
    Nella figura c’è Goethe. Era tra l’altro la copertina di una edizione storica di Viaggio in Italia, che lessi tutto d’un fiato

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Comprendo l’amarezza, ma no, non penso che la poesia è morta; è morto l’interesse di una fazione limitata che si occupa e ha in mano la comunicazione e la scelta di divulgare o meno cultura (non solo poesia), ma questo non significa che i poeti non scrivano più poesia. E finché c’è chi legge e scrive Poesia, la poesia è viva. Quel che non viene mostrato dai media, esiste, anche se la gente non lo vede sui social o in televisione. Esiste perché è parte dell’animo umano e finché non ammazzano tutti gli esseri umani, la Poesia vivrà.

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