Io non ho mai seguito il ciclismo, ma so abbastanza del ciclismo storico, di quello duro e puro, dell’epoca del Mitico Bartali e del grande Coppi, perché lì la fatica era vera e un esempio di sacrificio e abnegazione, data solo dalle gambe, dal cuore e dalla mente di chi gareggiava… e mi piace molto pedalare, da sempre. Ultimamente, poi, mi sposto solo in bici, anche se devo fare tragitti lunghi. Ho ritrovato il gusto di muovermi con la spinta delle gambe e di fare le discese con il piacere dell’aria fresca quando i gradi imperversano verso l’alto. E no, non seguo il Tour, per gli stessi motivi che ti avevano allontanato.

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