Ora, a me spiace moltissimo per Guccini e per i Nomadi, perché hanno fatto una bellissima canzone che per anni pure io ho cantato con convinzione, ma perché ancora non avevo letto le Fiabe, però devo dirti questa verità: non è vero che Dio è morto. Però la canzone dice il vero sul fatto che l’Umanità si è un po’ rimbambita in fatto di spiritualità; questo è innegabile. E di conseguenza hanno pure perso il senso della ragione. E i Nomadi lo dicono chiaramente! Il punto è che la gente non ci prova, perché ha smesso di crederci; in Dio, ma non solo in Dio. E per certi versi ha fatto bene, perché credere per credere non ha nessun valore; non ha senso. La Spiritualità è un’altra cosa e dopo anni questo l’ho capito. La Spiritualità vera non si fonda sui dogmi, ma sulla fiducia, o sulla fede, se vuoi. Sembrano simili, ma sono molto diverse.

Come dici? Ti chiedi cosa centrano le Fiabe con la Spiritualità? Ma le Fiabe parlano SOPRATTUTTO di spiritualità. Ed è per questo che la maggior parte della gente non capisce cosa dicono veramente le Fiabe; ci siamo disabituati a questa parte di noi (perché ti comunico che in te, che tu lo voglia, o non lo voglia, alberga una componente fondamentale chiamata “SPIRITO“) e quindi tutto ciò che parla questa lingua, pochissimi oggi lo capiscono, Fiabe comprese.

Scartano a priori questa parte di sé stessi, perché sono tempi un po’ così quelli in cui viviamo; se una cosa non è materiale, la gente la snobba, la scarta. Peccato!! Ma è così anche per i Miti, per i Testi sacri in genere. Li trovano noiosi. Li trovano complicati. Li trovano incomprensibili. Non mi stupisce sto fatto, perché i più, nemmeno li hanno mai letti questi testi. Non lo so perché; è come se ci fosse una resistenza innata allo Spirito, una specie di repulsione. Il tutto è stato progettato e ora il progetto è compiuto. L’incantesimo è potentissimo e sarà difficile da sciogliere, ma io me ne frego, perché “l’impossibile è il mio mestiere”, come disse qualcuno. E infatti, pure nella canzone dei Nomadi, alla fine “Dio è risorto“, quindi…

Prendiamo le Metamorfosi di Ovidio, ad esempio; testo famosissimo, non dico quanto la Bibbia, ma più o meno tutti sanno che esiste. Ma quanti lo hanno letto veramente, comprendendo di quel che parla? Pochi, te lo dico io, perché lo so; e sai perché lo so? Perché io ero fra quei tanti che non lo avevano mai preso in mano, fino a qualche tempo fa. Perché la scuola te lo fa odiare, innanzitutto (a meno che non incappi in uno dei rarissimi insegnanti illuminati e svegli) e perché poi le occasioni per renderti conto della ricchezza sconfinata che contiene un testo come questo, anche in termini spirituali, non le avrai praticamente più nel corso della tua vita. E questo accade perché viviamo questi tempi bui che denigrano e deridono tutto ciò che è Bellezza e ha valore profondo, mentre inneggiano da ogni dove alle brutture e alle mediocrità. L’inutile, l’effimero e il futile sono il vero credo, oggi; basta fare un giretto breve sui social per rendersi conto, basta accendere la tv. E tu raramente te ne accorgi, perché non hai termini di paragone, finché non ti metti a FARE una lettura in autonomia.

Quindi Dio non è morto, solo che oggi pochi si accorgono che è così; la maggior parte ignora Dio per partito preso e se tu ignori qualcosa, un concetto, un’idea, un pensiero, la fai sparire. Ma sparisce per te, per la tua Mente, non per la Realtà delle Cose; quel che tu non vedi, non significa che non esiste. Lo so; tu mi dirai che la scienza però dice che ciò che non è comprovabile mediante sperimentazioni ripetibili e verificabili, non esiste. Bene, adesso tieniti forte, perché ho intenzione di scandalizzarti; vedi, a me di questa boiata che dice la scienza, me ne frega zero! Ecco, l’ho detto! E’ una boiata perché la Vera Scienza lo sa benissimo che tutto è in divenire, comprese le conoscenze scientifiche e che i dogmi scientifici sono una contraddizione in termini! Non può esiste un dogma scientifico, perché la scienza ha il compito di dimostrare l’esistenza dello scibile, non di fermarsi e arroccarsi sul conosciuto! E se fa questo, allora non è più scienza, ma diventa una religione alla quale si deve credere per forza. E a me le cose fatte per forza mi fanno venire l’orticaria, perché personalmente me ne frego di una religione come la scienza, perché non è credibile per definizione. La Vera Scienza coltiva il dubbio e la ricerca, non il dogma.

Quindi per me Dio è più vivo che mai; lo è sempre stato ovviamente, anche se le moltitudini dormono e non lo vedono. Ma per capire che Dio è vivo più che mai basta farsi due passi in un bosco mentre piove e annusare i profumi che si spandono nell’aria, osservare i colori che cambiano, le nebbie che s’insinuano fra le fronde degli alberi, ascoltare il canto degli uccelli ed il bramito dei cervi; non c’è nulla in Natura che non urli il nome di Dio, qualsiasi esso sia. E lo fa senza bestemmiare, ovviamente. E chi non sa “sentire” questo, per me è morto dentro, nel senso che solo chi ha lo Spirito disinnescato può dire che Dio è morto, di fronte a tutto questo. E lo è davvero per qualcuno, perché se noi siamo Corpo Mente e Spirito, ma ci amputiamo una delle tre parti fondamentali che costituiscono l’Essere Umano, è pacifico che schiattiamo. Magari non del tutto, magari solo in parte e diventiamo come degli zombie. I veri morti, i veri zombie sono quelli che lo Spirito non lo sentono più e che in tale condizione, rinnegano tutto ciò che parla di esso. Sono gli indottrinati della falsa scienza, quelli per i quali ogni regola scientifica è dogma.

Ogni singola Fiaba parla dello Spirito; ogni Principe che raggiunge la sua Sposa è Spirito; e ogni Sposa che si sveglia incontra lo Spirito! Questo accade nelle Fiabe e in modo diverso, anche nei Miti. Il Vangelo stesso non parla d’altro; e infatti oggi quasi più nessuno lo legge, nemmeno fra gli addetti ai lavori, secondo me. Gli addetti ai lavori parlano di dottrina, non di Spirito. Proprio come i sacerdoti della falsa scienza. Nessuna Fiaba e nessun Mito potrebbe reggere, o avrebbe senso, se non è letto in chiave spirituale; o meglio, la storia sta in piedi lo stesso, ovviamente, ma perde il suo vero significato profondo, la vera ragione per la quale è stata raccontata e poi trascritta, il vero motivo per il quale ci è stata donata.

Quindi, le Fiabe non è vero che sono per tutti; le Fiabe sono per quelli che magari di spiritualità non ne sanno nulla, ma vogliono saperne di più; sono per i curiosi, per quelli che sentono che c’è qualche cos’altro da scoprire, oltre alla materialità del quotidiano; le Fiabe sono per quelli che hanno la percezione e la curiosità dell’”Oltre“; sono per quelli che non hanno il timore di varcare la soglia fra ciò che è materiale e ciò che non lo è; le Fiabe sono per quelli che nei boschi, o in riva al mare sanno ascoltare il Silenzio e in quel Silenzio sanno ritrovare una parte di Sé. Sono per i coraggiosi, insomma; per i Guerrieri e le Guerriere pronti ad affrontare e a sconfiggere il Drago.

Quindi, Dio è vivo e le Fiabe parlano di Lui, perché parlano di Te, della tua Vita, della tua Esistenza, del tuo dolore, della difficoltà di fare fronte alle mancanze tue e degli altri; della sofferenza di dover affrontare da solo, o da sola (perché come dice Herman Hesse: “…ognuno è solo”) i tuoi demoni, le tue streghe cattive, i tuoi maghi neri. Le Fiabe ti insegnano una Via, un sentiero preferenziale che non è facile da percorrere e non è privo di pericoli, ma ti offre la garanzia che comunque vada, finirà bene! Ti offrono una mappa e una bussola che ti permettono di non perderti. A questo serve Dio: ad avere piena fiducia nel lieto fine, qualunque cosa accada lungo il Viaggio! Se frequenti certi testi, se frequenti le Fiabe, questa fiducia nasce spontanea in te; è una diretta conseguenza. E affronterai il Drago con decisione; imparerai a tenerlo a bada, senza fargli troppo male, ma nemmeno senza lasciargli troppo spazio di manovra. Dio vive e le Fiabe vivono, sono vive. Basta svegliarsi e accorgersene.

Detto questo, Sempre Nomadi ❤️‍🔥🖖e Lunga Vita e Prosperità a tutti!!! 🌻🖤🤍❤️‍🔥

Avatar elena delle selve

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14 risposte a “Non è vero che Dio è morto!💫”

  1. Avatar egle67

    Le metamorfosi le ho rilette due anni fa. Meraviglia !

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  2. Avatar coulelavie

    Giusto per puntualizzare su una canzone che mi è molto cara… L’affermazione “Dio è morto” dei Nomadi era una critica alla società (umana), non andava presa alla lettera. Non volevano affermare che Dio era morto davvero! Era da intendersi: il mondo fa talmente schifo che vien voglia di pensare che Dio sia morto”.
    In ogni caso poi infatti dicevano:
    “Perché noi tutti ormai sappiamo che se Dio muore è per tre giorni E poi risorge
    In ciò che noi crediamo Dio è risorto
    In ciò che noi vogliamo Dio è risorto
    Nel mondo che faremo”
    😉

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Certo, Coulelavie. È come dici e infatti se leggi bene, l’articolo lo dice. Ma la frase “Dio è morto”, Guccini penso che la prese da un papa che dopo il Concilio di Trento venne “bannato”ed esiliato, perché aveva perso la partita contro la fazione avversa. E perdendo lui, ha perso tutto il Cristianesimo. Oggi le chiese sono vuote, ma le cause risalgono a quei tempi e la frase divenne famosa per questo. La protesta di Guccini e dei Nomadi non è casuale; all’epoca si portavano avanti dei principi consapevoli. Oggi è rimasto solo il “senso di protesta”, perché la gente la consapevolezza l’ha persa per strada. I Nomadi invece, la consapevolezza la cantavano in continuazione, per chi sapeva capire. Oggi non so in quanti capiscono veramente.

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  3. Avatar Tesla Afterburner

    Ecco si, una volta io Dio (o chi per lui) l’ho pure visto, proprio quando avevo smesso di crederci. Esperienza “mistica” la chiamano. Tra l’altro mi trovavo proprio ai confini di un bosco quando mi è successo. Sono passati gli anni e adesso, sebbene conscio della sua esistenza, temo mi abbia abbandonato, forse perché io per primo ho abbandonato lui.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Beh, vedere Dio mica è poca roba. Dio non abbandona nessuno, per principio.

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      1. Avatar Tesla Afterburner

        Non posso sapere con certezza se si trattasse proprio di “Dio”, di sicuro era qualcosa di immateriale. So soltanto che quando l’ho visto frapporsi tra me e il sole, e dopo essere stato investito da quella “energia”, mi sono buttato in ginocchio e ho detto “PADRE!”… La cosa strana è che ho parlato con un’altra persona che ha avuto un’esperienza simile alla mia e mi ha raccontato più o meno le stesse cose, la luce, il raggio, etc. Ok scusa il disturbo.

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      2. Avatar Elena Delle Selve

        Nessun disturbo. Il tuo racconto è molto bello, invece. E se fossi in te ci scriverei qualcosa. 😊

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      3. Avatar Tesla Afterburner

        Ahh ne ho scritto per mesi, anche perché dopo successero altre cose, tipo la stella che scendeva dal cielo per venire a danzare con me in giardino (c’è da dire che non ero molto “lucido” in quei giorni). Bei tempi, comunque. Vivevo praticamente in compagnia solo degli spiriti e dei quindici gatti che mi bazzicavano in cortile 😛 https://www.youtube.com/watch?v=oCNs1pifEVA

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  4. Avatar Elena Delle Selve

    Beh, se non eri lucido, la spiegazione alle tue esperienze va forse un po’ rivista. 😃 Forse non si è trattato di un’esperienza “mistica”, tu che dici? Dipende da cosa ti sei fatto, presumo, anche se non sono un’ esperta. 😊I gatti comunque sono spettacolari, sempre.

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  5. Avatar Felice Serino

    Articolo molto interessante e condivisibile.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      Grazie, Felice. 🖤🤍❤️

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  6. Avatar emaki81

    Dio è morto, per il genere umano credo nel senso che la spiritualità e la fede che in passato sono state il travestimento della ricerca del potere e di tutti quei comportamenti ed azioni deviati di cui è piena la storia per l’ autore è morta perché è il momento di ribellarci e sovvertire il sistema capitalista.La fede qui è la famosa ” religione è l’oppio dei popoli” di cui parlò Marx. È interessante però il tuo spunto di riflessione sulla fede.

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    1. Avatar Elena Delle Selve

      La morte della spiritualità non è da ricercare solo nelle lotte di classe che, per chi non se ne fosse accorto, non hanno più senso oggi. La canzone lo dice bene, ma nessuno lo vuole sentire; Dio è morto anche negli odii di partito. E la lotta che si dovrebbe fare oggi è quella al materialismo più bieco e sfrenato, unendosi tutti su un fronte comune.

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