PERCHE’ LE VERE FIABE SONO SCOMODE E NON LE RACCONTA PIU’ NESSUNO
A me con la lettura delle fiabe sotto i larici ed i castagni, te lo dico, è cambiata la vita! Come dici? Te lo avevo già detto?! Hai ragione, ma penso che me lo sentirai dire molto spesso. Perché le fiabe mi hanno chiarito molti aspetti della Vita che altrimenti non avrei mai preso in considerazione. E soprattutto mi hanno fatto capire cose che nessuno, oggi, è più disposto ad insegnare. Per parlare di fiabe oggi, credimi, ci vuole un certo coraggio. Io lo faccio per un debito di gratitudine, perché mi hanno dato le risposte, mi hanno aiutato a comprendere e soprattutto, a smettere di giudicare.
Sì, perché quel che racconta una Vera Fiaba, non ha pregiudizi; parla alla tua parte profonda con quel distacco che è tipico dei Miti, diventando all’occorrenza lapidaria in merito a sentimenti, emozioni, pensieri, ma senza mai darti l’impressione che ce l’ha con te. Le fiabe parlano al Tutto, te compres*. Nel contempo, le fiabe sono sempre una questione personale, questo è vero; nel senso che sei tu che interpreti, che cogli, che intuisci, comprendi, ma loro non ti dicono mai le cose mettendole su un piano personale. Parlano un linguaggio universale, le fiabe. Se capisci questa sottile differenza, allora la mente si apre e le cose cominciano a cambiare, a girare per il verso giusto. Sono un po’ come dei manuali precisi e inclementi in merito all’utilizzo e la comprensione del funzionamento della mente, dell’Anima, dello Spirito e della Vita. Capirai anche che una roba come questa ha un valore sconfinato, che però pochissimi oggi sanno ancora cogliere. Eppure, questa è la RICCHEZZA che andrebbe conquistata, per poter avere tutte le altre ricchezze.

L’Umanità ha smesso di capire queste cose fondamentali quando ha smesso di raccontare storie, di narrare oralmente a tu per tu. Fortunatamente c’è stato chi le storie le ha trascritte, (a loro va grande onore e gratitudine) in modo che non andassero irrimediabilmente perse. Perché le fiabe sono vive, ma solo se vengono continuamente raccontate. E oggi, come molte altre cose di grande valore umano, anche le fiabe sono in serio pericolo. Le stanno volutamente snaturando della loro vera essenza, perché un’ Umanità povera di miti e di racconti di valore, è un’ Umanità debole e spersa; ma questo è un argomento che tratterò più avanti, se avrai la voglia e la pazienza di seguirmi.
Capirai che una roba come questa, non può essere spiegata ai bambini, eppure le fiabe puoi raccontarle a tutti, anche ai bambini. Anzi, seppure senza saperlo, ma quelli che colgono meglio il vero significato profondo delle fiabe, sono proprio i bambini, che rimangono ad ascoltare a bocca aperta, attentissimi, perché a loro, le fiabe arrivano direttamente al centro del cuore, della mente. Meno facile è che un adulto riesca a comprendere al primo racconto; la spiegazione di questa differenza è semplice: noi adulti abbiamo mille filtri interposti fra noi e la reale comprensione delle fiabe. E liberarsi di questi filtri, oggi è un’impresa ostica, ma si può fare. Il contatto con la Natura aiuta molto, in tal senso.
Questi filtri sono dati dal materialismo, dallo scientismo, dall’eccessivo razionalismo; si tratta dell’esigenza maturata da un’educazione volta a di dare sempre una risposta che non ci porti troppo lontano dal conosciuto, dal concreto, dal materialmente comprovabile; tutta roba che i bambini più fortunati, non hanno ancora sviluppato. Le fiabe non hanno nulla a che fare con questa dimensione, perché si occupano di magia, di irrazionale, di sconosciuto, di inconscio e sta roba qui, ad un adulto fa molta paura; preferisce ignorarla; molti non la prendono proprio in considerazione.
Perché? Ma perché si potrebbero avere delle conferme in merito a se stessi! O peggio ancora, potrebbero aprire la mente e fare sorgere dei dubbi che porterebbero il/la malcapitat* razionalista a mettere in discussione se stess*, il proprio credo, la propria vita. In poche parole le fiabe si occupano dell‘invisibile, dell’Anima, dello Spirito e oggi pochissimi sono disposti ad occuparsi con onestà di una cosa tanto potente e repressa. Si preferisce fare gli struzzi… ignorare, fingere, o addirittura non si è proprio più in grado di comprendere. Per molti è oramai troppo tardi, perché un’anima, non ce l’hanno più, o se ce l’hanno dorme immersa in un sonno di incoscienza e inconsapevolezza. Ma oggi, mi darai atto, continuare a dormire è molto, molto pericoloso.
Chi non è avvezzo a questi argomenti tira dritto, magari con un sorriso di sufficienza e uno sguardo di supponenza, perché si sente “superiore” a certi argomenti da bambinetti, o forse solo perché lo infastidiscono, perché sulle prime non è mai piacevole “sentire” qualcuno che ti racconta la Verità, seppure in forma di narrazione fiabesca. Le fiabe sono scomode, perché ci narrano tutto ciò che ci fa da specchio. E non mentono mai. E oggi la gente preferisce una bella balla, anche se lo porta alla fossa, a una Verità scomoda che gli permetterebbe di vivere serena.
Ti faccio un esempio: un argomento ricorrente nelle fiabe è la Paura; il motivo è molto semplice: la Paura è una delle emozioni che nascono dal nostro profondo, spesso stimolata da eventi esterni, ma altrettanto spesso coltivata dai nostri stessi pensieri. Se poi gli stimoli esterni coltivano un determinato tipo di pensieri, allora il gioco è fatto: le Paure che già albergano in noi, emergono come mostri famelici e ci soverchiano. Si prendono la ragione, si prendono la capacità di discernere. Si prendono la nostra capacità di difenderci dalle streghe cattive e dai maghi neri! E ti comunico che oggi, il mondo è pieno di streghe cattive e di maghi neri, se non te ne fossi ancora accort*!!

La paura di un predatore ci salva la vita, perché ci stimola a metterci in salvo; il predatore è un elemento reale, che ci può spazzolare ciccia e ossa in un amen. Le probabilità di incontrarne uno è però relativamente rara. Tuttavia, un altro tipo di paura ci può spingere a fare scelte scellerate. E’ la paura che nasce da un pensiero non nostro e che non ha nulla a che fare con la ragione e la logica del reale; questo tipo di paura ci può spingere direttamente nel forno acceso che ci prepara la strega cattiva. Quindi la paura va analizzata per bene, perché può essere la nostra salvezza, ma può anche essere la nostra fine. E un’analisi di questo tipo la puoi fare solo se metti in campo la ragione.
Nessun testo come il mito e la fiaba ti può essere utile a tal fine. La fiaba ti aiuta a riconoscere le paure buone (vedi la fiaba di Barbablù, che ti insegna a valutare bene prima di metterti nelle mani di un predatore), da quelle estremamente dannose. E saper fare questo tipo di distinzione, oggi che viviamo nell’epoca dei falsi profeti, è di un valore inestimabile, non so se ti rendi conto. E non è un caso se le fiabe non te le racconta più nessuno e se i miti non li studia quasi più nessuno. Nell’epoca della falsità, le Storie che ti dicono la Verità, vanno sepolte scientemente sotto le coltri dell’indifferenza, perché altrimenti la gente si sveglia… e non sia mai!!!
Quali sono, dunque, le paure più dannose? Come si fa a riconoscerle? Le fiabe su questo sono chiarissime: per discernere occorre sempre dare ascolto alle nostre intuizioni profonde. Intuitivamente il nostro profondo ci suggerisce sempre qual’ è la strada da prendere, ma purtroppo, molte persone sono addormentate nella loro torre personale e hanno “dimenticato” come si fa ad ascoltare il proprio intuito. In molti casi, nella maggior parte di noi, l’intuito si è proprio atrofizzato. E quando si atrofizza uno dei nostri organi sensoriali spirituali, siamo esposti a pericoli inimmaginabili, ogni giorno, in ogni momento, senza saperlo.
E’ come mettere un bambino in una fossa piena di bestie fameliche; né più, né meno. Se fossimo coscienti di questo, la gente si rimetterebbe a leggere le fiabe e smetterebbe di venerare una falsa scienza (che non ha nulla a che vedere con la vera Scienza), una falsa informazione e una falsa e illusoria percezione della realtà. Avere l’illusione di vivere una vita tranquilla e protetta quando chi sceglie per te, di tutto vuole tranne che la tua salute, la tua sicurezza, la tua felicità, è un po’ ingenuo, a dir poco.

E’ un po’ come mettersi spontaneamente nelle mani di Barbablù, perché come dice la giovane moglie nella fiaba: “In fin dei conti quella barba non è poi così blu”. E invece la barba è proprio blu e quello è un mostro che è pronto a sgozzarti. Rendersene conto in tempo, può fare la differenza: tu che dici? E aver paura di scoprire la verità in merito alla Realtà delle Cose, aprendo la stanza proibita (quella che ti apre ogni Vera Fiaba) è un suicidio. Oggi più che mai! In tal senso le fiabe ti possono salvare la vita; le fiabe sono fonte di Consapevolezza e Risveglio.
La paura di morire può essere instillata, se hai l’intuito spento; perché non hai difese, non hai la capacità di renderti conto quando ti stanno mentendo, quando ti stanno portando sul carro che ti porta al macello. Le fiabe ti mettono in guardia, ti insegnano a riconoscere i segnali, a capire quando c’è qualche cosa che non va; in poche parole ti aiutano a crescere, in modo da liberarti dall’ingenua fiducia nell’altrettanto ignaro Lucignolo di turno, o nel solito Gatto e nella solita Volpe. Chi oggi denigra o snobba i testi magici delle fiabe e dei miti, lo fa perché è in malafede, o solo perché non sa quel che dice. Ma io qui ti ho detto come stanno le cose e continuerò a farlo, perché la Consapevolezza che donano le fiabe, i miti, l’Arte, la Conoscenza è l’unica cosa che oggi può salvare l’Umanità da se stessa, dall’addormentamento, dalla Paura indotta con mezzi falsi e subdoli e dall’indifferenza nei confronti del prossimo.

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