Nel 1942 è stata abolita la definizione di “Proprietà”.
Non lo sapevi? Beh… fin dal 1865 ci trovavi la definizione di “proprietà” sul Codice Civile. Dal 1942 è sparita.
Si è voluto così abolire il concetto individualista e anti-sociale di “Proprietà”; la leva dalla quale scaturì tale decisione fu il Fascismo, ovviamente.
Si è preferito definire il contenuto del diritto del Proprietario mettendone in risalto l’inquadramento giuridico e nel contempo la finalità.
Sparita la definizione di Proprietà, nel Codice Civile si legge nel Libro III – Titolo II – Art. 832:
“Il proprietario ha il diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico”.
Quindi la Proprietà non esiste.
Esiste solo il concetto di “Diritto d’Uso”!
In poche parole, per le istituzioni, tutto ciò che è connesso alla tua persona e che, quindi, nasce e muore con te, è di tua Proprietà.
Per tutto il resto, hai un Diritto d’Uso.
Facciamo l’esempio della casa, che tutti possono capire;
Secondo il Codice Civile, la casa non potrà mai essere di tua proprietà, perché non è connessa a te. Lo so, è brutto scoprire queste cose, ma è così che stanno i fatti; perlomeno secondo la visione delle istituzioni.
“Ma come?!!” dirai tu “Io la casa l’ho acquistata con i MIEI soldi, con il MIO lavoro!!” Non fa niente; mi spiace, la casa non è una tua proprietà per il Legislatore, perché non è direttamente connessa alla tua persona. Seguimi; il Legislatore dice: la casa non la puoi abbracciare, non la puoi portare con te (tantomeno quando muori, perché lei continua la sua esistenza materiale, mentre tu… beh… tu una volta che sei morto/a, ciao!
Tu hai solo il Titolo d’Uso, ovvero il contratto, il documento che attesta il tuo Diritto D’Uso. Hai di tuo solo un pezzo di carta, ma non la casa in quanto oggetto; hai il Contratto Cartaceo, insomma. Quello lo puoi portare con te, lo puoi mettere sotto il materasso, lo puoi baciare… cose così, che si fanno con oggetti che sono direttamente correlati a te, come la famosa numero 1 di Paperon de Paperoni, per capirci. E quando tu muori, quel contratto muore con te.

Ovviamente puoi trasferire quel Titolo d’Uso agli eredi, ma il tuo Diritto D’Uso muore con te.
Bene, così stanno le cose; la proprietà per il Codice Civile non esiste, quindi. E allora, io che non capisco mai abbastanza bene le cose, mi sono chiesta: ma allora, per quello che noi secondo consuetudine definiamo “Canone”, le case che noi pensavamo fossero di nostra proprietà, non lo sono; noi ne possiamo solo godere e disporre in virtù di un pezzo di carta. Ma allora, ste case, di chi sono in realtà? C’è un proprietario? Sì, c’è… e Beh… se mi segui nei prossimi articoli, rimarrai stupito, perché scoprirai cose che nessuno mai ti ha detto (forse).
P.S: Ti invito ad andare a documentarti di persona in merito quanto io ti sto raccontando, perché sto fatto che ci hanno abituati a credere sempre a tutto, ci ha portati esattamente dove siamo. Occorre cominciare a dubitare e a informarsi, possibilmente cercando fonti attendibili.


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