TERZA PARTE
Ci siamo lasciati nel precedente articolo con delle domande precise; ora sai che qualcuno specula sul valore di homo vivo (dell’uomo nato vivo) rendendolo una merce, ovvero una cosa morta, un codice a barre che viene passato sulla cassa delle borse internazionali ogni volta che compie una qualsiasi azione legata al suo codice fiscale. Praticamente tu crei valore ogni volta che usi la finzione giuridica che ti è stata marchiata addosso (ti invito a leggere questo articolo, dove questa cosa te la spiego meglio) nel registro anagrafico; sei lo schiavo del sistema, delle multinazionali che ti usano come merce sul mercato azionario. E lo sei perché sei inconsapevole, perché di queste informazioni probabilmente non ne sapevi nulla. Oppure continui ad esserlo pur sapendo, perché non hai il coraggio di alzare la testa, o perché non ne hai voglia, o per altri motivi che solo tu conosci. Non sei giudicabile; ognuno agisce in coscienza. Il mio compito qui è quello di darti le informazioni, di dirti la Verità, perché i media e chi ha tutto l’interesse affinché tu non sappia, non te le dirà mai; poi, il resto, il modo in cui userai, o non userai queste informazioni è responsabilità tua.
Quindi sei nato/a, sei stato/a registrato/a all’anagrafe e ti hanno messo il marchio della fabbrica; la Italy Republic of che, ti ricordo, dal 1933 è un’azienda privata iscritta alla SEC, quindi puoi anche andare a verificare il suo duns number. Come te sono stati registrati anche i tuoi genitori, i tuoi nonni e chi è venuto prima di loro, perché come hai visto la storia di questa truffa ha origini antiche. Eravamo rimasti all’epoca di Paolo III, quando le caravelle partirono per il nuovo mondo; ora, ti invito a notare che le navi dell’epoca hanno sempre un nome femminile: La Pinta, La Nina, La Santa Maria. Questo ci serve per fare un parallelismo molto interessante.
Abbiamo detto che noi in quanto finzioni giuridiche con il codice a barre, sottostiamo alla legge del Commercio Marittimo, ovvero alla Legge dell’Ammiragliato. Bene, le navi hanno la “stiva” con il “carico”, giusto? E arrivano sulla “banchina” (che richiama un po’ la parola “banca”, no?) dove approdano per “scaricare”. Tua madre quando entra in ospedale ha il pancione (la stiva) e nel pancione ci sei tu (la merce); entra in ospedale per partorire, esattamente come una nave carica entra in porto, e scarica il carico sulla banchina. Ti torna? Sulle banchine, allo scarico della nave, c’è il pubblico ufficiale che prende nota della merce scaricata, ne prende nota, con le descrizioni necessarie. In ospedale c’è l’ostetrica, che è un pubblico ufficiale e prende nota della “merce” umana, la descrive e indica da dove viene, come è fatta, che gruppo sanguigno ha, se è sana o meno (la qualità della merce è importante; da sempre agli schiavi si controllano i denti, le ossa, se sono forti o meno, dove e quanto possono essere utili…). Dopo lo scarico della nave in porto, c’è chi firma la consegna della merce; in ospedale la “puerpera” (non la madre, anche se sono la stessa persona, ma dai documenti la madre non risulta da nessuna parte) fa altrettanto consegnando il bambino alla Italy Republic of, compilando e firmando il certificato di nascita, o di scarico/carico merce, che sono la stessa cosa per la Legge dell’Ammiragliato.
Poi la merce viene trasportata in altra sede e viene registrata; il bambino viene registrato nel registro dell’azienda privata Italy Republic of come merce appena arrivata, grazie ad un dichiarante (non il padre, perché da nessuna parte c’è scritto che quel dichiarante è il padre di quel bambino) ovvero sul registro anagrafico, dove rimarrà come proprietà di tale azienda per tutta la durata della sua vita; quindi, tutti i proventi che deriveranno da tale merce, saranno di proprietà della Italy Republic of. Tutti i documenti che lo accompagneranno diranno esattamente questo: “sono una merce, ho questo codice a barre che mi identifica come appartenente alla Italy Republic of e valgo tanto”.
Quello è il tuo codice identificativo e ti verrà chiesto ogni volta che dovrai identificarti. Nessuna forza dell’ordine ti chiederà mai tu chi sei (perché all’azienda non interessa chi sei tu veramente); ti chiedono solo di identificarti. E tu lo farai, mostrando i documenti che ti identificano come merce, come finzione giuridica, scritti tutti con il tuo COGNOME E NOME IN MAIUSCOLO. Patente, libretto, carta di identità, passaporto…tutto parla di te come merce. Anche il certificato di matrimonio serve a questo, perché tutto è legato al certificato di nascita, ricordi? QUELLO è L’ATTO PRIMIGENIO DELLA NOSTRA SXCHIAVITU’. Due merci che si sposano e faranno figli, sono un’ottimo investimento per la Italy Republic of, perché producono merce di valore (e fra un po’ ti dico anche quanto è questo valore), che verrà a sua volta registrata nei registri privati dell’azienda. Ti dico questo per farti entrare nella logica di chi gestisce tutto questo, per farti comprendere bene come ci vedono, come realmente ci trattano. Perché se ti dico che ci trattano come bestiame da allevamento, tu non capisci, non mi crederesti. L’ho già fatto, con degli articoli su questo blog, ma pochissimi hanno colto.
A meno che, ad un certo punto, non ti arrivino queste informazioni e in dignità e coscienza, non rivendichi il fatto che non è vero che sei una merce, ma un homo vivo (la parola homo si usa sia per gli uomini che per le donne), tu nasci come homo vivo, vieni registrato come merce, vivi come merce e muori come merce.
Ora, il registro anagrafico è sottoposto alla Legge dell’Ammiragliato, giusto? Chi ci ha iscritti lì dentro, è un po’ come se ci avesse buttati in mare; siamo nati, ci hanno certificati come merce e ci hanno rimesso in mare. Inconsapevolmente i nostri genitori ci hanno consegnati nelle mani della Italy Republic of che, all’atto di registrazione sul registro anagrafico, ci ha resi di proprietà di quel registro. Come tali, da quel momento, noi siamo come merce in mare. Ma non è tutto; da quel momento NOI VENIAMO DICHIARATI DISPERSI IN MARE; ovvero nel mare della giurisdizione dell’Ammiragliato. Questa legge si occupa SOLO DI MERCI, quindi l’uomo non può essere commercializzato se non viene DICHIARATO UNA MERCE. Capisci ora perché viene fatto tutto questo? Dal momento che tu smetti di essere un uomo o una donna giuridicamente vivo/a e diventi una merce, allora puoi essere commercializzato.
Quindi L’UOMO SPARISCE E APPARE LA PERSONA.

A scuola cominciano presto a indottrinarci su sto fatto fondamentale; è importante che noi ci riconosciamo nella parola PERSONA, perché la persona è assimilabile a una merce, l’uomo no. Il NOME PROPRIO DI PERSONA viene insegnato alle elementari, se non prima. Si dice spesso: “io sono una persona….” e via dicendo. Ma nessuno ti parla di nome, di uomo vivo, o di donna viva alle elementari… e nemmeno dopo. Nessuno. O quasi… Bene, la parola “persona” viene dal fenicio, poi dal latino e significa MASCHERA. Se ti serviva un altro buon motivo per capire che stiamo vivendo immersi nella menzogna, allora questo è un altro punto di meditazione. Le parole sono importanti. Nella Legge dell’Ammiragliato gli uomini e le donne non esistono; esistono solo le “cose”, le merci, le maschere.
Per la Legge Naturale, l’Uomo è prima della legge e quindi anche prima della giurisdizione; quindi non si può commercializzare l’Uomo, ma si può commercializzare una maschera, una persona. L’iscrizione al registro anagrafico è una “consegna di un’azione, di una merce”, non di un homo. L’Azienda di diritto privato Italy Republic of, prende la merce EMETTE UN’AZIONE di 2 MILIONI E MEZZO DI DOLLARI su tale merce. Quindi, sulla tua testa, quando sei nato e ti hanno registrato come merce, è stato emesso un titolo di due milioni e mezzo di dollari, che se non fosse per il fatto che sei una merce dispersa in mare, che di queste cose non ne sapevi nulla fino a un momento fa, avresti potuto rivendicare come tuoi, giusto? Peccato che una merce, con tanto di documentazione (codice fiscale, carta di identità, patente, passaporto….) che ne attesta il suo stato di merce, non può rivendicare per se stessa nessun valore. Una merce è una merce. Punto. Una cosa dispersa.
E tu per la Legge dell’Ammiragliato sei una merce dispersa in mare; perché dispersa in mare e non definitivamente persa? Perché una cosa dispersa può essere potenzialmente ancora ritrovata, quindi può avere ancora un valore sul quale poter speculare in borsa. E’ chiaro, adesso? Mentre qualche cosa di definitivamente perso non ha alcun valore. Il Codice Civile (che è una Legge del Re, ovvero un Regio Decreto del 16 marzo 1942), all’art. 6 dice che una persona dispersa in mare è considerata presumibilmente morta dopo 7 anni che non se ne hanno notizie. Ma la morte in mare non è mai certa, ma SOLO PRESUNTA. Quindi noi tutti, siamo presunti morti in mare da quando compiamo l’età di sette anni; la condizione migliore per poter applicare un titolo sulle nostre teste, perché si presume che siamo ancora vivi è proprio questa. Così il bond rimane attivo.
Ma il tuo valore non si ferma a questi 2 milioni e mezzo che si rifanno al titolo che la Italy Republic of ha messo sulla tua testa registrandoti all’anagrafe, ma c’è anche un registro dove viene tenuto conto di tutto quello che fai; vieni ricoverato perché ti rompi un osso, ti iscrivi a scuola, ti sposi, fai figli, fai un mutuo, apri un’azienda, ti iscrivi a un corso universitario, fai la patente, fai il brevetto di pilota, fai un’assicurazione, .. tutte ste cose vengono registrate e tutte, tutte hanno luogo utilizzando i tuoi documenti, la tua maschera giuridica, la finzione giuridica, la persona, no? Ogni volta che fai qualcosa IDENTIFICANDOTI con tanto di documenti in questa finzione giuridica, le tue azioni vengono registrate;
perché? PERCHE’ OGNI GESTO CHE COMPI E’ VALORE IN EMISSIONE. E chi cartolarizza questo valore? La Italy Republic of, perché tu sei merce sua. Emetti continuamente valore perché sei vivo, o viva, ma paradossalmente questo valore lo intasca chi ti ha registrato come disperso in mare.
Quindi da un bond di 2.500.000 di dollari se ne creano altri e altri ancora, e tutti vengono trattati sui mercati internazionali. Allora, se le cose stanno così, se noi siamo il valore, perché ci dicono che siamo continuamente in debito? Forse adesso cominci a chiedertelo. E se non te lo sei ancora chiesto, ti invito a farlo. Chiediti anche perché noi accogliamo tutti questi migranti a braccia aperte. Forse perché si portano i bond con loro? Senza saperlo, ovviamente, così come non lo sapevi tu fino a un minuto fa.
Ora il Disponente del trust, attualmente abbiamo detto che oggi è la Italy Republic of, l’amministratore del bond è la pubblica amministrazione. Oggi tutto avviene attraverso le Procure; i certificati di nascita vengono inviati subito alle procure che raccolgono i dati (tutti i dati dei nuovi nati) per la gestione del trust. Le Procure mandano i certificati di nascita al Ministero degli Interni, da lì entro 3 giorni viene creato e mandato il codice fiscale, (che si chiama “fiscale” perché regolamenta le merci, non per altro). Puoi verificare in rete il significato del numero lunghissimo di cifre che c’è sul retro della tua tessera sanitaria: è l’identificazione americana delle merci; e come mai il nostro Ministero degli Interni dovrebbe provvedere ad emettere per ognuno di noi un codice merci per conto degli americani? Perché la Italy Republic of è un’azienda privata e se andiamo a vedere chi sono gli azionisti, inevitabilmente finiamo sempre lì.
Ora che un po’ di cose le sai, ti starai chiedendo (forse, o forse no) se c’è un modo per rivendicare che sei un uomo o una donna vivo/a; che non sei disperso in mare e che non vuoi essere lo schiavo di un’azienda privata che specula sulla tua pelle giocando un bond da 2.500.000 dollari in borsa, tenendoti in una perenne condizione di mancanza e povertà! Sì, un modo c’è; è legale e legittimo, ma se ti interessa sapere qual’ è, te ne parlo nel prossimo articolo.
(continua)
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