Mi dissero di non parlare, perché in un mondo impazzito, dove la narrazione che viene diffusa è illogica e imbarazzante, per quanto è ridicola, chi parla e racconta una Verità logica, comprovata da fatti e prove concrete, viene ritenuto pazzo.
Ma oggi posso dire senza tema di smentita, che in un mondo malato come quello in cui mio malgrado vivo, coloro che vengono additati e diagnosticati come pazzi solo perché dicono la Verità, sono i pochi savi rimasti. Mi dissero di stare zitta, dunque… e io, ovviamente, parlai.
La Verità non può essere taciuta, nemmeno se le menti putrefatte dal nulla decomposto fra i rifiuti di una rete illusoria di menzogne, impestano l’aria di fetore; il tanfo fetido di falsità oggi arriva ovunque fra le anse biologiche dei cervelli, ed è potente.
Tanto potente che le nari delle masse ne sono talmente assuefatte da non saperlo più avvertire. Lo aspirano compiaciute ogni qual volta accendono i loro tecnologici schermi e da bravi parassitati neuronali, si apprestano a farsi scippare i pochi barlumi di lucidità rimasti, posizionandosi passivi di fronte alle lucette di un intrattenimento strabordante di mediocrità e di stupidità.
Una carogna non sente di puzzare mentre deperisce; si adagia al suolo e si arrende alla morte; è inerme, immobile, inconsapevole come quelle carcasse di animali selvatici che trovi in montagna a primavera, quando le nevi si sciolgono e rivelano i risultati spietati degli inverni inclementi.
Ho smesso di essere compassionevole, perché è dannoso compatire chi fa danno a se stesso e al prossimo. Ho smesso di interessarmi delle miserie altrui, perché ognuno è causa del suo male. Io del mio, (e me ne prendo la totale responsabilità) gli altri del proprio. Osservo, evito il giudizio, ma questo non mi impedisce di vedere, di capire… questo è tutto.
Eppure, io amo; questa è la novità. Provo un amore sconfinato per la mia essenza, che è l’essenza eterna del Bello, della Natura, di Tutto (anche di ciò che sta deperendo) e di ciò che molte menti non sanno riconoscere, perché gli è stato chiuso il cuore, e poi, anche il cervello. O prima l’uno, poi l’altro.
La pazzia così come la ritengono oggi i luminari che elargiscono diagnosi nefaste su lauti compensi, viene usata per controllare chi ha il cuore traboccante d’amore; questa è la Verità. Chi ama, e più di tutto ama la Verità, oggi viene curato come pazzo, in modo coercitivo, violento, perché la deve capire che l’amore va tenuto spento, smorto, soffocato dagli psicofarmaci, cazzo!!
Non c’è nessuno che è più pericoloso di un savio che sa amare!! E cominciano presto; cominciano dai bambini, a curargli l’amore; così crescono spenti, già smorti, sulla via della putrefazione neuronale… e non danno fastidio. Non sarà necessario internarli, da adulti. Moriranno prima.
Per un sistema che si fonda sulla menzogna, sulla truffa, sull’ignoranza delle masse, sull’indifferenza di comodo, sulle menti distratte dal nulla mediatico, sull’assuefazione al putrido, all’orrido delle case e degli edifici, della musica vilipesa, delle forme della Natura violentate, delle arti fasulle che offendono l’intelligenza, non c’è nulla di più pericoloso di un cuore innamorato. Innamorato della consapevolezza di ciò che è Bellezza, della Vita e della Verità.
Chi oggi grida che “Il re è nudo”, deve essere preso con la forza o con l’inganno, internato, imbottito di psicofarmaci e messo a tacere. Fosse anche un bambino, o un animo puro e nobile, ma va fatto tacere! Ebbene, si sappia; chi sa usare la ragione e la unisce al Cuore, non è pazzo! E’ solo ancora Vivo!! E l’equilibrio di chi sa ragionare con la mente e sa amare con il Cuore è roba rara, ma se viviamo in un mondo di pazzi, non sono i savi quelli che vanno internati! Semmai vanno curati tutti gli altri!! Ed è urgente!
Perché si usa la violenza con chi è Vivo? Ma per dare l’esempio; perché tutti coloro che vogliono continuare a imputridire inconsapevolmente sul loro divano, o sulla loro sedia d’ufficio, o sulle loro macchine prese a rate, possano continuare a fare indisturbati la loro vita da morti parassitati, mentre i parassiti gli succhiano goccia a goccia ogni fibra di esistenza, no?! Perché gli zombie non vanno disturbati… hanno scelto di essere complici dei loro parassiti, perché comporta meno fastidio. L’abitudine ad esser schiavi fa parte dell’educazione, e funziona!
E chi invece ha una mente limpida e vigile, chi ha un cuore che pulsa e ama, deve solo “tornare a casa” quanto prima e lasciare che il nulla avanzi in un mondo nel quale non si può riconoscere; fra anime vive, ci si può aspettare, se ne vale la pena. Siamo eterni e il tempo è un’illusione. Anche questa follia collettiva, lo è. E chi sa che è così, è già libero!


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