Io non ho nulla contro gli americani intesi come cittadini di un paese straniero, ma Gaber coglie nel segno, senza cadere nel luogo comune. L’intelligenza di fare satira in questo modo, ci manca molto. E questi esempi rimangono dei capisaldi, per chi vuole trovare degli spunti di valore . Oggi, nel resto del mondo, la comicità non somiglia per nulla a quello che propongono i comici italiani contemporanei; i comici italiani, alla maggior parte del mondo, sembrerebbero decisamente fuori tempo, poco credibili, esattamente come è fuori tempo tutto il resto, compresa la qualità dei programmi televisivi.

Ma questo agli italiani non importa, perché nella maggior parte dei casi, purtroppo non se ne accorgono. Un popolo cerca di specchiarsi in ciò che gli somiglia; esattamente come fa ciascuno di noi preso singolarmente. le televisioni italiane sono lo specchio della stragrande massa degli italiani; i nostri politici sono lo specchio dellastragrande massadegli italiani. Né più, né meno. E’ come se vivessimo immersi in un limbo, in una bolla spazio temporale che si è fermata in termini di evoluzione culturale agli anni 80. E se non si hanno termini di paragonecon l’esterno, con il resto del mondo, va tutto bene, no? Perché se una persona bassa non ha mai visto una persona alta, non si rende conto di essere una persona bassa, giusto? Ed è particolare che tutto ciò che arriva dall’estero viene filtrato, lasciando fuori il meglio e accogliendo a braccia aperte il peggio. Parlo dei formati televisivi stile la “televisione del dolore” o i reality come il Grande Fratello e le varie isole dei famosi … non mi sbilancio, perché non ne so molto se non gli spezzoni che vedo in rete e che sono sufficienti per chiedermi come si fa a stare a guardare per ore una roba così! Una perdita di vita colossale!!

Mi ha fatto pensare un’affermazione che nei post precedenti è apparsa più volte nei commenti; l’affermazione è la seguente: “Io guardo la televisione, perché scelgo programmi di qualità, non mi fermo a guardare le porcherie.” Ma io mi chiedo: come si fa a riconoscere la qualità in una proposta di mediocrità tanto diffusa? MI chiedo come si fa a dire oggi, in Italia, che un programma è pulito, buono e scevro da minipolazioni mediatiche, se la maggior parte delle persone non ha la minima idea di come funzionano le manipolazioni, i meccanismi di indottrinamento occulto che vengono usati nei media italiani?
UN’altra affermazione che mi ha fatto rabbrividire e che è uscita almeno un paio di volte nei commenti è la seguente: “Dopo una giornata di lavoro, quando la gente non ce la fa più e ha solo voglia di spegnere il cervello, ha il diritto di mettersi davanti al televisore per non pensare a nulla!” Ecco, questa è forse l’affermazione che mi ha fatto tremare i polsi! Perché?
Provo a rispondere: se tu ti metti davanti a uno schermo televisivo con la consapevolezza che ti stanno manipolando, hai ancora una difesa attiva, un po’ di senso critico che ti preserva, ma se invece ti metti davanti a uno schermo televisivo, o di altro tipo, con il cervello in standby, perché sei troppo esausto, o esausta per avere un minimo di filtro, di reazione consapevole, beh… è lì che ti fottono!! Perché l’ipnosi ha bisogno di menti spente, di cervelli succubi, di corpi stanchi per poter funzionare!! E chi fa questo di mestiere, lo sa benissimo!!

Più siamo fisicamente e mentalmente stanchi e più siamo manipolabili, e più siamo manipolabili e più ci mettiamo nelle mani di chi ci preconfeziona una vita costruita a misura di un essere cronicamente stanco, demotivato, peoccupato, spaventato… la manipolazione serve a tenere le persone a questo livello di vibrazione, per controllarne la mente, le scelte di vita, le reazioni e le azioni!! Non si esce mai da questo loop finché ci si sottopone alla manipolazione mediatica volontariamente!!!
Perché è una scelta personale, è stato detto spesso nei commenti!! Nessun obbligo; si sceglie spontaneamente di sottoporsi al trattamento ogni volta che si pigia il pulsante play sul telecomando. Ma io mi chiedo, se le persone sapessero cosa veramente viene fatto loro quando scelgono di passare delle ore davanti al televisore, davvero lo farebbero ancora?!! Io spero vivamente di no, ma poi ognuno si sceglie come vuole morire, o sopravvivere anziché vivere!
Come avviene? Vi consiglio di leggere il libro di Gianluca Magi “11 Tecniche di manipolazione”, perché queste non son cose che si risanno da oggi; è roba che va avanti da decenni!! UN libro che in Italia nessuno voleva pubblicare, guarda caso, e che ha dovuto aspettare anni prima di essere preso da una casa editrice coraggiosa. Vi consiglio anche di leggere i prossimi post, se l’argomento vi interessa (e se vi interessa la vostra Vita, la vostra Libertà individuale).

Qui non si tratta di demonizzare uno strumento mediatico o di riabilitarlo! Vi assicuro che non basta scegliersi i programmi per evitare il condizionamento; il condizionamento è onnipresente, soprattutto quando pensate che ciò non avvenga, proprio perché è in quel momento che abbassate la guardia. IN televisione (ed ora anche chi usa i social a livello professionale) si usano tecniche di linguaggio che la maggior parte della gente non conosce; qualcosa di più ne sa chi ha studiato i testi di PNL (programazione neuro linguistica) o che cosa sono i messaggi sbliminali, che cos’è e come funziona l’ipnosi e cosa sono le armi psicotroniche. Fantascienza, dite? Ah Signori miei!!! A forza di pensare che nulla di ciò che non si vede non esiste, ci stanno fottendo le esistenze, la salute, la pace personale e di popolo!!!
Io non ho intenzione di convincere nessuno e tantomeno di giudicare delle scelte che sono personalissime e sacrosante, ci mancherebbe; a me basta che chi incappa in questi post, si renda conto che una sclta è veramente libera quando si è pienamente consapevoli delle conseguenze REALI che questa scelta comporta. E per poter fare questo, occorre avere le informazioni necessarie; una volta che si è capito il meccanismo, si può serenamente continuare a fare come si è sempre fatto. Questo è pacifico. Ma a quel punto, il suicidio mentale è davvero una scelta consapevole e la cosa cambia. E’ risaputo che se un animale è nato in cattività, la gabbia in cui vive, è il suo mondo ed il più delle volte, non ci pensa nemmeno a volerne uscire, perché è la sua zona di comfort e nemmeno lo sa che cosa c’è là fuori.




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